Dopo quattro anni di stop forzato le Grotte del Cavallone sono tornate visitabili grazie alla riapertura della funivia che, da quota 760 metri, porta ai 1388 metri della stazione d’arrivo. Da lì c’è un tratto da percorrere a piedi, tra sentiero e scalini nella roccia, per arrivare ai 1475 metri dell’ingresso alle grotte, le più alte d’Europa. Ed è da quel punto segnato dall’iscrizione che fa di questo sito la “sede morale” degli zampognari d’Abruzzo, che inizia un affascinante viaggio nel cuore della Maiella. Nella giornata di riapertura, dopo aver preso la funivia, siamo entrati nelle grotte, accompagnati da due giovani guide, Luigi e Giorgia, della cooperativa che accoglie i turisti li conduce alla scoperta di storia e caratteristiche delle Grotte.
È un percorso immersi nel silenzio e nel fascino di stalattiti e stalagmiti che si sono formate nel corso dei secoli e che, nel corso del tempo, vedono modificarsi la loro forma. Un luogo che accoglie i visitatori raccontando una storia di millenni e una storia più recente, partendo dalla scoperta delle grotte, le prime pionieristiche esplorazioni, per arrivare agli anni della seconda guerra mondiale, quando le Grotte furono usate come rifugio dagli abitanti di Lama dei Peligni e Taranta Peligna.
Da ieri la visita alle Grotte sarà possibile tutti i giorni, dalle 9 alle 16. Per informazioni e prenotazioni consultare la pagina facebook