«A Fosso Marino non c’è nessun problema di sicurezza». Il prefetto di Chieti Armando Forgione prova a usare l’estintore per spegnere le polemiche che da settimane tengono banco sull’organizzazione del Jova Beach Party. Abbiamo approfittato della sua presenza a Castelguidone per interpellarlo sull’argomento. Ciò che emerge è un clima sicuramente diverso dal 2019, quando il muro contro muro tra il sindaco Francesco Menna e l’allora prefetto Giacomo Barbato sugli aspetti critici del piano di sicurezza sfociò, dopo la definitiva bocciatura dell’evento, in denunce e controdenunce.
«Più di un anno fa – dice a Chiaro Quotidiano – sono andato personalmente a fare un sopralluogo insieme al sindaco e agli organizzatori del concerto e ci siamo resi conto che l’area necessitava di alcuni accorgimenti riguardanti l’ordine e la sicurezza pubblica sui quali si poteva lavorare».
Forgione a Chiaro Quotidiano poi anticipa che l’ultima riunione ci sarà esattamente tra una settimana, mercoledì 10 agosto: da questa, salvo clamorose sorprese, arriverà molto probabilmente il “Sì” al concertone in spiaggia.
Numerose associazioni ambientaliste hanno chiesto lo spostamento dell’evento in programma il 19 e 20 agosto in «sedi più idonee» come stadi e piazze. Su questo, Forgione è netto: «Mi sento di dire riguardo ai tanti problemi ecologici sollevati, sono il primo a essere vicino a tali argomentazioni, però non esageriamo… Cerchiamo di guardare ad altri aspetti che non sono attualmente preponderanti. Se ci fossero stati problemi di ambiente o sicurezza, sarei stato il primo a farmi paladino di queste istanze».
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