«Un grande giorno di festa». Sono state le parole più ricorrenti in occasione del taglio di nastro dello stabilimento Amazon di San Salvo: Fulfillment Center – Psr2 è il nome ufficiale accompagnato da un logo dedicato, un ulivo che sorge dalle onde del mare. Festa per le prospettive occupazionali che si innestano in una zona industriale attanagliata dalla crisi del proprio settore trainante, l’automotive. L’obiettivo è stato confermato dal responsabile Amazon Italia Logistica, Lorenzo Barbo: mille posti di lavoro a tempo indeterminato in tre anni. Gli assunti, attualmente, sono circa 460. Nel farlo, Barbo ha sottolineato la crescita del gruppo leader dell’e-commerce in Italia: da 50 dipendenti nel 2010 è passato a 14mila nel 2022 con un incremento previsto di altre 3mila unità.
«I dipendenti sono assunti al quinto livello del Contratto Nazionale del Trasporto e della Logistica con un salario d’ingresso tra i più alti del settore – ha spiegato la società – e numerosi benefit che includono sconti per i dipendenti su Amazon.it e un’assicurazione integrativa contro gli infortuni. A partire dal 1° ottobre 2021, grazie all’incremento retributivo che rientra nella revisione periodica degli stipendi realizzata da Amazon, la retribuzione d’ingresso è passata da 1.550 euro lordi al mese a 1.680 euro, l’8% in più rispetto a quanto previsto dal CCNL».

La prima giornata per i lavoratori è cominciata alle 6 del mattino con il primo turno (alle 14 entrerà il secondo) e una festa d’ingresso a tema. L’attività si svolgerà su quattro piani (ognuno da 50mila metri quadri, tutta l’area occupata, compresi parcheggi ecc., è di 250mila metri quadri), tre dei quali completamente robotizzati (la tecnologia proprietaria prende il nome di Amazon Robotics) con gli “armadi” contenenti le merci da spedire o stoccare che si muovono autonomamente su particolari carrelli dotati di sensori che percorrono gli immensi magazzini; dal piano terra le merci in arrivo o in uscita sono movimentate da chilometri di nastri trasportatori comunicanti tra i vari piani. Il lavoratore assegnato a quel compito, nei tre piani maggiormente automatizzati, deve prendere o stoccare (a seconda del ruolo) i pacchetti contenenti gli articoli. Il primo prodotto da stoccare ricevuto stamattina è una guida di viaggio per Abruzzo e Molise.
«Siamo guidati dal concetto di caos ordinato, l’unico criterio che ci guida è la dimensione del pacchetto», le parole di Marco Baggio, general manager del centro di distribuzione di San Salvo. A differenza dello stabilimento, stazione di consegna, di San Giovanni Teatino, «che rappresenta l’ultimo miglio prima del cliente finale», qui c’è “l’inventario” delle merci immagazzinate secondo la domanda e le previsioni di vendite. Il centro di distribuzione sansalvese è uno dei più grandi del Sud Europa e dei più tecnologicamente avanzati, servirà tutta la fascia adriatica meridionale, in Italia ci sono altri nove centri simili. Nel centro appena inaugurato saranno lavorate le spedizioni di piccoli volumi, qui non passeranno elettrodomestici o altri articoli di grandi dimensioni; su un futuro centro “grandi volumi” in passato è circolata l’ipotesi Molise, ma stamattina la stessa non ha trovato né conferme né smentite.
Per un taglio di nastro che non si vedeva dai tempi delle aperture di Siv e Magneti Marelli, sono intervenute tutte le autorità civili e militari (prima della crisi di Governo, le indiscrezioni davano per certa anche la presenza del ministro Roberto Speranza).
«Questo centro darà una grande spinta occupazionale a tutto il territorio – ha detto il presidente della Regione Marco Marsilio – Possiamo dire che le industrie di questa zona così come quelle della Val di Sangro hanno salvato le aree interne consentendo a tanti cittadini di non andare altrove. A noi sta a cuore non solo la quantità del lavoro, ma anche la qualità, è un tema molto importante per noi. Voglio continuare a sperare che Amazon abbia risolto le conflittualità che ci sono state in passato in altri luoghi e restino il simbolo di come affrontare le criticità e risolverle».
Poi, l’inevitabile riferimento a ciò che Amazon ha sostituito in quel sito, l’autoporto che per circa vent’anni è stato simbolo di abbandono: «È un luogo che dopo 15 anni dall’apertura (dell’autoporto, nda) non era ancora usato. Noi non ci abbiamo messo 15 anni, ma 15 giorni: in 48 ore abbiamo passato la proprietà all’Arap autorizzando la vendita. Il buon lavoro tra Regione, Arap e Comune ha contribuito al risultato.

«È una giornata storica per questo territorio, la classe politica ha lavorato in modo corale per questo obiettivo», ha aggiunto Francesco Menna in qualità di presidente della Provincia di Chieti. Presente, come promesso durante l’insediamento del consiglio comunale di San Salvo, anche il prefetto Armando Forgione: «È una notizia bellissima per tutta la provincia, mi complimento per la capacità avuta dal territorio di attrarre un simile investimento». A chiudere, il sindaco Emanuela De Nicolis: «Se le istituzioni sanno fare squadra, i risultati si raggiungono. Questo è un punto di partenza anche dal punto di vista demografico e residenziale. Spero sia un trampolino come quello di 60 anni fa quando si insediarono Siv e Magneti Marelli. Grazie alla Regione e all’Arap per il lavoro svolto». Prima del tour guidato, le autorità intervenute hanno apposto la propria firma su un dei robot-carrello citati sopra che trasporterà le merci.
La società ha poi annunciato che «donerà al comune di San Salvo un parco giochi inclusivo».
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