Non siamo più abituati a ricevere una gentilezza. Quando accade che uno sconosciuto diventi cortese nei nostri confronti, lo percepiamo come un evento straordinario e non crediamo ai nostri occhi. Eppure è accaduto e mentre lo scrivo stento ancora a credere a quanto mi appresto a raccontare.
Ero in un negozio di calzature a Vasto, avevo selezionato diversi articoli da acquistare. Giunta in cassa, la cassiere fa il conto e mi comunica la spesa complessiva da pagare per quasi 100 euro. Apro il portafogli e con grande stupore prendo atto che il bancomat non c’è. La commessa ragionando assieme, mi consente di capire cosa fosse accaduto. La tessera era stata trattenuta dall’Atm in un mio attimo di distrazione.
Ho così deciso di rinviare l acquisto al momento del recupero del mio bancomat, ma un giovane cliente che era accanto a me in attesa di saldare il suo conto, si è offerto di pagare al posto mio. Incredula dinnanzi a questa proposta, mi sono sentita in profondo imbarazzo e ho rifiutato.
Di fronte all’insistenza del ragazzo, ho chiesto il nome e il recapito affinché, accettando eventualmente la sua gentilezza, potessi poi restituire la somma.
Ma lui ha insistito ancora, e senza precisare le sue generalità, ha pagato il conto, andando via senza consentirmi di ringraziarlo, mentre io son rimasta interdetta per qualche minuto prima di lasciare il negozio.
Attraverso la redazione di Chiaro Quotidiano vorrei cogliere l’occasione per ringraziare questo ragazzo. Grazie al suo gesto spontaneo e generoso ho ritrovato fiducia nel futuro.
Rita Z.
