«Il mio assistito ha risposto a tutte le domande, ha smentito di aver ucciso la moglie e ha detto di non averla mai maltrattata». A riferirlo all’Ansa è l’avvocato Claudio Nardone, legale di Aldo Di Nunzio, marito della donna trovata morta nel garage della sua casa all’Iconicella, a Lanciano, venerdì scorso. È durato tutta la notte l’interrogatorio dell’uomo, indagato a piede libero per omicidio volontario. Il pm Serena Rossi voleva chiarimenti sulle circostanze della morte della moglie, Annamaria D’Eliseo, 60 anni, trovata senza vita con un cavo elettrico intorno alla gola.
I Carabinieri, che inizialmente ipotizzavano il suicidio per impiccagione, sospettano si sia trattato di una messinscena. La rimessa dove la donna è stata trovata è sotto sequestro.
«Secondo quanto ricostruito in base al racconto di Di Nunzio, – fa sapere l’Ansa, – è stato lui stesso a scoprire la moglie ormai senza vita, ha deposto a terra il corpo e poi ha chiamato i soccorsi, alle 13.08. I carabinieri continuano a studiare i risvolti della vicenda e vanno avanti nell’analisi negli accertamenti operativi più importanti. Fondamentali quelli scientifici, a partire dall’autopsia che il medico legale Cristian D’Ovidio, consulente della Procura di Lanciano, dovrebbe eseguire lunedì».