De Nicolis e Spadano ringraziano Schael per l’ambulanza senza medico, Articolo 1: «Solo una navetta»

È scontro politico sulla medicina turistica di San Salvo. La Asl Lanciano Vasto Chieti ha comunicato all’inizio del mese la partenza del servizio nelle località turistiche della provincia di Chieti (Vasto Marina, San Salvo, San Vito Marina, Torino di Sangro, Fossacesia e Palena) espletato solo con un’ambulanza senza medico a bordo presente dalle 10 alle 18, ma «con infermiere di area critica per prestare soccorso qualificato in regime di urgenza». L’assistenza sanitaria di base relegata ai medici di medicina generale. Il direttore generale dell’azienda sanitaria, Thomas Schael, ha motivato la scelta citando la «totale mancanza di medici che si sono resi disponibili ad accettare tali incarichi». Il caso era già finito al centro della polemica con l’intervento del consigliere regionale d’opposizione Pietro Smargiassi che ha definito fallimentare l’operato della Regione.

L’ambulanza a San Salvo Marina

Ieri, il sindaco di San Salvo Emanuela De Nicolis e il vice Eugenio Spadano hanno annunciato la partenza del servizio ringraziando Schael «per avere adeguato il servizio alle esigenze della nostra località turistica»; inizialmente a San Salvo Marina non era destinata neanche l’ambulanza. «Nell’auspicio che si possa completare il servizio anche con la presenza del medico – ha aggiunto Spadano che ha la delega ai Rapporti con la Asl – Siamo convinti che questa postazione già così garantisce la sicurezza dei turisti che affollano la nostra spiaggia».

Non sfugge il cambio di registro con la simile situazione verificatasi nel 2015 (giunta regionale di D’Alfonso), quando la medicina turistica venne declassata alla stessa sola ambulanza presente nella medesima fascia oraria 10-18 (impegnando, lo stesso, i medici di medicina generale per l’assistenza sanitaria di base). All’epoca, l’allora sindaco Tiziana Magnacca (con Spadano alla presidenza del consiglio comunale) fece sentire la propria voce parlando di «decisione inaccettabile che colpisce indirettamente il turismo nella nostra città e rappresenta l’ennesimo ed evidente arretramento della sanità nel nostro territorio. Con una decisione unilaterale, e senza aver coinvolto le amministrazioni comunali, è stato deciso che non ci sarà più nessuna assistenza medica di prima emergenza ma è garantita solo dalle 10 alle 18 la presenza di un’ambulanza per i mesi di luglio e agosto». Una presa di posizione che portò a uno scontro con l’allora direttore Asl, Pasquale Flacco.

Emanuela De Nicolis

Oggi sull’argomento interviene Articolo 1 San Salvo che accusa «la destra sansalvese che di concerto con quella regionale, dopo decenni di servizi, priverà del medico i turisti ospiti di San Salvo Marina» (probabilmente dimenticando quanto già accaduto, e citato poc’anzi, nel 2015).
«Il vicesindaco – scrive il partito di sinistra – pensando di essere ancora in campagna elettorale, saluta con entusiasmo la notizia sottolineando come fatto positivo la presenza di un’ambulanza con autista e infermiere. Innanzitutto a cosa servirebbe un’ambulanza senza autista? Siate seri e datevi da fare. Il servizio di medicina turistica al palazzetto dello Sport di San Salvo Marina, rappresenta da oltre venticinque anni un prezioso presidio sanitario, punto di riferimento e di rassicurazione per decine di migliaia di turisti che scelgono la nostra città per trascorrere le loro vacanze, oltre ad essere un prezioso filtro di medicina territoriale estiva, utile a evitare spesso, affannose e inutili corse al pronto soccorso dell’ospedale di Vasto. L’ambulanza, con autista e infermiere ma senza medico è semplicemente un servizio di emergenza 118 ridimensionato e insicuro, una navetta di trasporto utile solo a chi ha bisogno di consulenza sanitaria al pronto soccorso dell’ospedale di Vasto».

Comunicati stampa e botta e risposta continui e stucchevoli, dal registro diverso a seconda della vicinanza al colore politico di chi governa la Regione, che fanno passare in secondo piano il vero tema: i progressivi e continui tagli alla sanità del territorio (ieri, un caso simile è stato sollevato a Castiglione Messer Marino dove il 118 resta scoperto della presenza del medico in alcuni turni).

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