«La musica perde un suo grande figlio ed un valentissimo insegnante. L’Associazione Amici della Musica Fedele Fenaroli, e ricorda le raffinate qualità di compositore, le doti di insegnante competente ed empatico, lo spessore umano. Ci restano le sue struggenti melodie, il ricordo dei suoi tantissimi studenti ed il suo ironico e disarmante sorriso». Così gli amici dell’Estate Musicale Frentana hanno deciso di ricordare il maestro Remo Vinciguerra, all’indomani della sua scomparsa tra pensieri in musica e ma non solo. Ma è solo uno dei tantissimi messaggi di cordoglio e amicizia per il maestro Vinciguerra, Remo, che lascia un enorme vuoto non solo nel mondo della musica.

«Una scomparsa che addolora tutti, quella del Maestro Remo Vinciguerra. Un musicista di grande valore, molto apprezzato dai giovani. – è il ricordo del sindaco Filippo Paolini – Grazie a lui tanti ragazzi hanno conosciuto la professionalità, l’umanità e il rispetto reciproco. Tutti valori che è fondamentale continuare a trasmettere nel tempo».
Accorato e sentito anche il messaggio che l’ex sindaco Mario Pupillo ha affidato alla sua pagina Facebook. «Il Maestro Remo Vinciguerra entra a pieno titolo tra coloro che hanno dato lustro a Lanciano a tutte le latitudini attraverso la musica, linguaggio universale dell’anima, che non ha bisogno di traduzioni e pertanto ancora più facilmente supera confini e si afferma senza fatica. – si legge tra le parole di Pupillo – Una comunità si distingue anche da quello che io chiamo il “PIL culturale”. Ecco, Remo ha dato uno straordinario contributo per donare alla nostra comunità cittadini sensibili, migliori, appassionati dell’arte, non solo quella musicale. Un’opera possibile solo ai veri Maestri».
Maestro di musica sì, ma soprattutto insegnante di grande spessore che ha deciso di vivere tra i suoi alunni donando a loro ogni cosa. «Hai trascorso la tua vita tra e per i giovani. A loro hai donato tutto te stesso e tutta la tua cultura. – dice l’assessore Tonia Paolucci – Con loro hai saputo parlare, confrontarti e li hai fatti crescere. Ho avuto la fortuna di averti affidato mio figlio, lo hai capito fin dal primo istante, lo hai saputo prendere e gli hai trasmesso le conoscenze fondamentali per la sua crescita, lo hai saputo fare con competenza, professionalità, grande umanità».
Un grande maestro di intere generazioni a cui ha saputo regalare uno sguardo diverso sulla scuola e sulla musica. «Caro Remo, – è il ricordo di Mirella Spinelli, dirigente scolastica – l’istituto “Mario Bosco” e io siamo attoniti. La tua “Mazzini” non ti dimenticherà. Vogliamo ricordarti cosi: sul palco, con la tua musica, con i tuoi ragazzi, insieme».
Suo lo spettacolo del Piccolo Principe che, nel 2015, ha portato sul palco del teatro Fenaroli gli alunni della scuola media “Mazzini” e con cui, grazie ai proventi raccolti, e grazie all’associazione Acquachiaracongo, è stato possibile costruire in uno dei quartieri più poveri di Goma, martoriata città del Congo, una fontana che permettesse alle donne di approvvigionarsi di acqua senza dover percorrere chilometri e chilometri.
Nel pomeriggio, l’ultimo saluto della città al suo Maestro.