Con l’8 per Mille rinascono i tesori religiosi dell’antica Lanciano

Spesso il web, se si sa cercare, leggere e scavare con attenzione tra le sue infinite pagine può essere una interessante fonte d’informazioni che spesso, per motivi svariati, vengono solo in parte pubblicizzate e conosciute dal grande pubblico. Un settore di grande interesse per quello che riguarda la tutela, valorizzazione e recupero del patrimonio culturale ed architettonico riguarda il cosiddetto “Otto per Mille” che tra le tante realtà beneficiarie vede anche la Chiesa Cattolica.

COME NASCE – L’Otto per Mille è la percentuale dell’imposta fissa sui redditi delle persone fisiche che i contribuenti possono destinare ad alcune attività di rilievo dello Stato italiano o di una confessione religiosa che li utilizzerà per finalità, di culto, sociali, culturali. Grazie ad esso lo Stato e alcune confessioni religiose mettono a disposizione dei fondi per supportare e finanziare le attività degli enti non profit. Questa opportunità nasce nel 1984, quando il Concordato tra la Repubblica Italiana e la Chiesa Cattolica termina i trasferimenti diretti a sostegno del clero e dell’edilizia di culto introducendo questa nuova modalità di finanziamento.

La facciata di Santa Maria Maggiore coperta dai ponteggi

IL PATRIMONIO ARCHITETTONICO RELIGIOSO – Tra le tante aree di pertinenza con cui la Chiesa Cattolica dispone poi concretamente queste risorse, una riguarda appunto il settore artistico ed architettonico con interventi che, pur con le dovute eccezioni, riguardano il consolidamento statico delle volte, delle mura e delle coperture interne delle chiese e con azioni volte per lo più a rinforzare le strutture portanti ed a bonificare dall’umidità gli spazi spesso molto antichi, di cattedrali, oratori, conventi e congreghe. Una risorsa spesso fondamentale questa dell’otto per mille che dagli anni passati fino ad oggi, permette la sopravvivenza, conservazione e valorizzazione di un patrimonio storico e culturale radicato sul territorio ma al tempo stesso estremamente fragile. Anche la nostra città, dotata di un centro storico molto vasto ed antico beneficia di queste risorse per mantenere sempre vivo il suo appeal di polo turistico e per rendere più appetibile la sua offerta di cultura e culto.

INTERVENTI PASSATI – A partire da quello che è forse il monumento più importante della città, la cattedrale Madonna del Ponte che dal 2005 al 2007 e recentemente nel 2017 ha già ricevuto quasi 400mila euro di donazioni. Senza dimenticare la piccola chiesetta di San Rocco nel quartiere Sacca (sono circa 150.000 di fondi a lei destinati negli anni 2012 – 2014) o l’oratorio di Santa Maria degli Angeli, oggi centro dedicato al culto ortodosso che grazie a varie tranche di finanziamenti (la somma totale è di circa 470.000 dal 2006 al 2008) è tornata letteralmente a nuova vita. Lo stesso Palazzo Arcivescovile, sede della Curia e del Museo Diocesano, ha tratto linfa vitale da questa particolarissima forma di beneficenza con circa 300.000 stanziati nel 2014. Finanziamenti corposi hanno inoltre interessato le chiese di Santa Lucia e del Purgatorio nel quartiere Borgo, ed anche il complesso di fondazione francescana dedicato a San Bartolomeo.

La navata della chiesa di Sant’Agostino

NUOVI CANTIERI –  Attualmente sono invece tre i grandi cantieri ancora aperti che promettono di ridare dignità e parte dell’originale bellezza a tre beni culturali simbolo di Lanciano. Il più importante ed imponente riguarda la chiesa di Santa Maria Maggiore, autentico gioiello romanico-gotico d’Abruzzo. Qui il progetto voluto dalla Conferenza Episcopale Italiana e dal Servizio Nazionale per i Beni Culturali riguarda lavori di risanamento igienico e sanitario degli spazi interni e soprattutto una manutenzione del grande campanile superstite. La fine dell’intervento è prevista per il prossimo 3 agosto quando i ponteggi saranno rimossi facendo tornare a splendere anche il meraviglioso portale attribuito alla bottega del maestro Francesco Petrini o Perrini.D

Dopo la riqualificazione del portale, finanziata però da un’associazione culturale privata, anche la navata della chiesa di Sant’Agostino, nel quartiere Lancianovecchia tornerà, si spera presto a splendere grazie ad uno stanziamento di circa 155.000 mila euro che si concentrerà sulla copertura, il tetto e la bonifica dall’umidità delle grandi pareti. Più ridotto nei costi (il finanziamento è di circa 20.000) ma non per questo meno importante è invece il progetto di messa in sicurezza, restauro ed ancora risanamento della navata laterale della chiesa di San Nicola di Bari, un piccolo gioiello della Lanciano medievale che sorge nella parte finale del quartiere Sacca, quasi a ridosso di quello che resta delle antiche mura urbiche del quartiere. Restauri, cantieri e tanti gesti concreti che anche grazie all’otto per mille, permettono a città, borghi e centri storici di sopravvivere in una caotica modernità sempre poco attenta alla sua storia passata.

La chiesa di San Nicola di Bari

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