«Porteremo avanti i suoi valori»: l’ultimo saluto di Lanciano al professor Giancristofaro

Tanti, tantissimi cittadini lancianesi e non, hanno voluto dare ieri pomeriggio dire ancora una volta “grazie” al professor Emiliano Giancristofaro scomparso mercoledì mattina all’ età di 84 anni. Amici, colleghi, ex studenti, compagni di tante battaglie o semplicemente persone normali si sono strette intorno alla famiglia, moglie Lucia e figlia Lia ed Enrico, in primis, per ricordare la vita, le virtù ed i mille interessi e pregi di una personalità davvero straordinaria. Per le esequie La grande navata della chiesa di Sant’Antonio di Padova, traboccava letteralmente di gente, classe politica in primis (erano presenti il sindaco Filippo Paolini, l’assessore alla Cultura, Danilo Ranieri, l’ex primo cittadino Mario Pupillo ed anche Enrico Di Giuseppantonio, sindaco di Fossacesia) ed il ricordo del professor ha da subito caratterizzato la cerimonia. 

Già durante l’omelia, padre Francesco e fra Nando hanno parlato di Emiliano Giancristofaro come di un, «difensore degli esclusi, e di come il suo lavoro lo avesse messo spesso in contatto con i poveri e gli ultimi, grazie ad una fede intensa, vissuta ma non sbandierata, che lo aveva in particolar modo legato alle problematiche dell’emigrazione italiana transoceanica. Un uomo – hanno proseguito nel loro discorso i due curati, – che portava il proprio calore umano nello studio messo a servizio di tutti e dei più poveri e deboli, in una “condivisione del nostro pane quotidiano” spezzato anche in difesa dell’ambiente della cultura e dei valori».  La rappresentanza dei colleghi e amici ai tempi del liceo Galilei, con un messaggio inviato dalla professoressa Rosada Testa, ne hanno celebrato la, «grande competenza e passione che fin da giovane, grazie al suo sorriso ed al modo unico di approcciarsi, anche davanti alle difficoltà, ne scandivano la strada ed l’operato». A tal proposito è stata annunciata la volontà di organizzare presto un convegno per, «ricordarlo degnamente e premiare la sua grande lancianesita’».


L’architetto Pierluigi Vinciguerra, amico e compagno di mille battaglie civili tra le fila di “Italia Nostra” ha parlato di una vita spesa in difesa del territorio, del paese e contro la cementificazione del centro storico di Lanciano e delle antiche città d’Abruzzo. «Tutti noi – ha affermato – Vinciguerra – porteremo avanti i suoi valori civici, morali ed umani così come le battaglie ed i progetti». La grande coscienza storica ed ambientalista, lo stile da comunicatore di libero pensiero, le inchieste e le tante pubblicazioni date alle stampe. Tutto ciò secondo Vinciguerra, «deve essere raccolto, come un testimone portando avanti e dando nuova linfa alle sue battaglie».

Luciano Biondi, suo ex studente ha ricordato Giancristofaro con commozione e tra i tanti aneddoti che ai tempi della scuola, né contraddistinguevano le lezioni ma anche il grande spirito critico ed il rapporto, spesso stretto che stringeva con gli alunni ed a cui trasmetteva il “fuoco sacro” dello studio della ricerca storica. Ma anche – ha sottolineato Biondi – le critiche ed i rimproveri costruttivi che ci rivolgeva sempre con l’interesse paterno del professore ed educatore» In conclusione, l’ex sindaco, dottor Mario Pupillo ha allegoricamente dipinto il prof. come «Un gigante che lascia tracce indelebili alla riscoperta delle nostre radici, e sulle cui spalle noi dobbiamo continuare a camminare ispirati dal suo insegnamento». Il corpo di Emiliano Giancristofaro sarà cremato e poi tumulato nel cimitero di Lanciano.

Articoli correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *