Orecchioni: «Il marchio della Carabba esiste e resiste, merita di essere portato in alto»

«Siamo la casa editrice più grande e longeva d’Abruzzo. La dimensione nazionale del marchio poggia sui suoi 144 anni di storia, ma soprattutto sulla costante ricerca di massima qualità, grafica e contenutistica, che di certo non si improvvisano». È il commento del neo presidente della casa editrice Carabba, Gianni Orecchioni, che guarda al futuro e lo fa poggiando i piedi sul suo solido passato ma con uno sguardo a tutto ciò che può farla entrare a pieno titolo nel domani.

Aldo La Morgia e Gianni Orecchioni

Le pubblicazioni in lavorazione in questo 2022 sono 27 e, se il trend resterà questo, i numeri supereranno l’annata 2021 che con le sue 33 uscite era già stata tra le più prolifiche degli ultimi tempi. «Siamo una piccola casa editrice e dobbiamo lavorare evitando gli sprechi e puntando alla massima qualità. – spiega Orecchioni – Siamo un’azienda in crescita e per questo continueremo a lavorare per fare ancor di più quel salto di qualità che è mancato». Come farlo? Con la possibilità di acquistare online i testi, con l’aiuto della grande distribuzione ma soprattutto con l’ausilio di professori e autori, responsabili delle varie collane, che agiscono come garanti sulla qualità del marchio. «Veniamo contattati da autori da tutta Italia che vorrebbero essere pubblicati da noi e i nostri direttori artistici, come il prof Giovanni Tesio dell’università Orientale di Torino, sono per noi la garanzia che tutto ciò che finisce sotto il marchio Carabba è sinonimo di qualità impeccabile, proprio come accade da 144 anni».

Tante le collaborazioni con le università italiane, dalla “D’Annunzio” di Chieti, all’università di Perugia, Bologna, la Pontificia Lateranense di Roma, La Sapienza, la Cattolica di Milano e molte altre. «Collaborare con le università ci assicura continuità, prestigio e la garanzia di poter continuare ad essere nei circuiti dei testi universitari. – sottolinea Orecchioni – Ciò non toglie che vogliamo costantemente aprirci anche alla saggistica di qualità». 

Molte sono poi le collane che hanno fatto la fortuna della casa editrice fondata da Rocca Carabba nel 1878, dalla più famosa “La Cultura dell’Anima” nata nel 1909 grazie all’incontro con Giovanni Papini, fino alle nuovissime “Diramazioni”, con la pubblicazione della raccolta di poesie di Mariangela Gualtieri, “A braccia aperte”, best seller del 2022 e “Filosofia contemporanea“, in collaborazione con l’università Lateranense di Roma. «Stiamo lavorando per l’uscita di una nuova collana che ci caratterizzi ancora di più il nostro legame con il territorio e tutto ciò che lo riguarda», conclude Orecchioni. Del cda, insieme al presidente Gianni Orecchioni, fanno parte Aldo La Morgia (vicepresidente) e i consiglieri Antonio Spadano, Caterina Serafini, Erminio Vitelli, Emanuela Minutolo e Filippo Paolini. Antonio Serafini, presidente per ben 22 anni, resta presidente onorario.

La linea editoriale della Carabba resta, infine, quella di creare libri di catalogo che durino nel tempo; libri di alto valore scientifico e che non seguano le attuali mode editoriali dettate dal mercato e dalla velocità di consumo. Prossimo appuntamento in città il 18 settembre con la premiazione del concorso nazionale di poesia dialettale che porterà a Lanciano autori da tutta Italia. «Il marchio esiste, merita di essere portato avanti», parola di presidente Orecchioni.

Articoli correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *