È passata con 13 voti a favore – quelli della maggioranza – e 2 astenuti la delibera con la proposta progettuale per il Jova Beach Party portata oggi in consiglio comunale. Nella seduta dell’assise civica, che si è aperta con il minuto di silenzio in memoria di Sebastiano Del Casale, Michele Giannone e Gianna Sciclone, il dibattito è stato lungo e acceso.
Il dirigente del settore commercio, Luca Mastrangelo, ha ricordato gli estremi dell’evento del 19 e 20 agosto, che si svolgerà nell’area del pontile di Vasto Marina, in uno spazio compreso tra il lido Il Delfino e Lido Acapulco. «La zona del concerto incide su una serie di attività con le quali abbiamo avuto modo di interfacciarci e relazionarci. Con ogni titolare ci sono delle interlocuzioni che sono state definite». Il progetto redatto dalla Trident, «è stato portato in visione Commissione provinciale di Vigilanza» da cui sono emersi dei chiarimenti che la società definirà nei prossimi giorni. Da quel momento in poi ci sarà «la fase organizzativa sviluppata da parte della Trident». Ad Alfonso Mercogliano, coordinatore del Tavolo tecnico, il compito di illustrare provvedimenti su parcheggi e viabilità.
L’emendamento Giangiacomo. Il centrodestra, con primo firmatario Guido Giangiacomo, ha presentato un emendamento alla delibera chiedendo di stralciare la questione relativa allo spostamento delle due attività di street food. Un provvedimento su cui c’è una sospensiva del Tar che si pronuncerà il prossimo 10 giugno. «Ci chiedete di approvare un documento a giochi fatti quando il percorso, come si legge dalla richiesta della Trident, è iniziato un anno fa. Ci viene condivisa la fase finale chiedendoci solo di assumerci la responsabilità. Oggi è troppo facile dire Jovanotti sì, Jovanotti no, facendo passare chi voterà contro la delibera come contrario al concerto. Ma non è così». Sullo spostamento delle attività che insistono nell’area del concerto, il consigliere di Fratelli d’Italia dice che «non tutte le attività vengono trattate alla stessa maniera. Alcune poi torneranno al loro posto, per due si prevede uno spostamento definitivo». La richiesta di Giangiacomo è di poter rinviare la discussione in merito dopo che il Tar avrà deciso, così da avere certezze su come andrà la vicenda. «Serve necessaria imparzialità dell’amministrazione che consenta ai magistrati di fare il proprio lavoro. Solo dopo che i giudici si sono pronunciati si può andare avanti».

L’intervento di Marcello e le reazioni dell’opposizione. Ad accendere ulteriormente il dibattito è l’intervento di Luigi Marcello (Città Virtuosa). «Il 3 abbiamo avuto una riunione maggioranza, in cui ci è stato illustrato il piano da Mercogliano. Ho chiesto dei chiarimenti, con quattro domande (vecchio e nuovo progetto, parcheggi, costi per l’amministrazione e vicenda pendente al Tar), che condivido con voi». La notizia di un incontro sul Jova Beach prima del consiglio fa saltare sulle poltrone i consiglieri di minoranza. «Abbiamo saputo da poco che c’è stata una riunione di maggioranza alla presenza dei dirigenti – dice Dina Carinci (M5S) -. Perché non ci avete coinvolti? Avremmo potuto fare le stesse domande. Tre anni fa avevo chiesto: coinvolgeteci. Sono rammaricata perché, ancora una volta ve la siete suonata e ve la siete cantata». E Alessandra Notaro (La Buona Stagione) incalza: «È una questione di democrazia avere la stessa opportunità e le stesse informazioni. Dovremmo alzarci e andarcene. Questo atteggiamento è totalmente contrario a quello che ci saremmo aspettati». Il sindaco Francesco Menna prova a gettare acqua sul fuoco. «Marcello ha chiesto un incontro che è stato fatto – dice il primo cittadino -. Forse è questo che fa male, la trasparenza di venire in consiglio quando si poteva non venire. C’è un piano sicurezza che ha predisposto la società del concerto, non è fatto da noi». E sulla proposta di Giangiacomo dice che «l’emendamento è inammissibile. Tra l’altro non stiamo chiudendo attività ma stiamo dando area più appetibile». Menna sottolinea che «questo è un piano sicurezza che non facciamo noi. Noi possiamo solo stare dietro alle indicazioni della Commissione sicurezza. Portarlo in consiglio significa creare dibattito e interlocuzione. Oggi è il momento per dire quello che bisogna fare».
Fioravante: «Turismo non è solo il calendario degli eventi estivi»
Ma le critiche, sul metodo con cui il documento è arrivato in aula, non cessano. «Venite a chiederci un voto su una questione che ci è arrivata solo il 2 giugno – dice Francesco Prospero (FdI). Avevamo chiesto di affrontare la questione nella Commissione assetto del territorio. Avete fatto una riunione per convincere i consiglieri di maggioranza che devono votare ma ci sono tanti aspetti da chiarire». Nel suo intervento c’è anche l’affondo per «aver perso l’opportunità del Siren Festival, evento identitario che si ripeteva ogni anno». Critica a cui risponde l’assessore al turismo Licia Fioravante. «Prospero ha fatto l’errore in cui cadono tutti quando si parla di turismo. Ha associato turismo a eventi estivi. Ma turismo non è solo il calendario estivo che tanto state aspettando. Turismo è marketing, promozione, del territorio, riqualificazione dei servizi». C’è anche la replica sul Siren. «Volevamo svolgere questo evento, mi sono confrontata a lungo con gli organizzatori, ma ci è stata fatta una richiesta economica di centomila euro che abbiamo ritenuto di non affrontare». E la data del Jova Beach Party «ci è stata proposta e, dopo esserci confrontati con gli operatori turistici, è stata accettata. Sarà un modo per far passare il nome di questa città e promuovere il nome di Vasto».
Suriani: «La condivisione si cerca prima, non quando tutto è stato fatto»
Ma le opposizioni non si placano. «La volta scorsa ci siamo messi a disposizione della giunta nel tentativo di avere Jovanotti – dice Vincenzo Suriani (FdI) -, senza nessuna opposizione preconcetta. E pensavamo di aver archiviato la questione. Questa volta, invece, si passa per il consiglio che non viene convocato per altre questioni ma oggi deve votare un piano di sicurezza che non si può modificare. Se questo è un provvedimento del consiglio, tutti devono essere messi nelle stesse condizioni. Oggi ci viene portata una delibera, a risponderci sono i tecnici. La condivisione si cerca prima, non quando è tutto è fatto». Dei tempi di condivisione parla anche Alessandra Cappa (Per Vasto). «Per dare un voto consapevole devo avere gli stessi strumenti della maggioranza. Non abbiamo avuto gli stessi strumenti di conoscenza. C’è stata una riunione di maggioranza convocata appositamente con tecnici e dirigenti, dove poter fare domande. Non è la stessa cosa di parlarne in un consiglio comunale con 9 punti all’ordine del giorno». Al momento del voto, la maggioranza è compatta nel respingere l’emendamento di Giangiacomo con 12 voti a 7.

Monteodorisio: «A favore del concerto, non del metodo con cui il punto è stato portato in aula»
Ma, nel dibattito sulla proposta progettuale, il confronto resta sempre vivo. «Il Jova Beach Party è un evento importante, è una vetrina su Vasto», dice Maria Amato che ha anche chiesto chiarimenti sulla gestione degli aspetti sanitari e inclusivi dell’evento. «Il turismo ha dei contenuti che vanno oltre gli eventi che sono, in molte occasioni, il volano di un nome ci una città. Mi auguro che Vasto sia capiente in questo senso. Non mi scandalizza che la maggioranza faccia un incontro di approfondimento con i tecnici. Ma mi sarei aspettata che non fosse il sindaco a dover intervenire quanto i consiglieri a rispondere sui punti. Per questi motivi, e non sicuramente contro il concerto di Jovanotti, mi astengo». Una posizione ribadita anche da Antonio Monteodorisio (FI). «Siamo assolutamente a favore concerto Jovanotti. Ma non mi è piaciuta la modalità, il modo e la forma con cui il punto è stato portato in aula».
Luigi Marcello, la cui dichiarazione aveva innescato il dibattito, torna poi a spiegare. «Mi dispiace essere stato strumentalizzato. Non c’è stata nessuna diversità di comportamento. Abbiamo ricevuto i documenti il giorno 2 e ho chiamato i miei colleghi, dicendo che avevo bisogno di chiarimenti. Così abbiamo avuto modo di chiarire le domande. Non c’era nessun obbligo dell’amministrazione comunale di affrontare in aula questo discorso». Dalla maggioranza arrivano poi gli interventi a favore del provvedimento. «Consideriamo questa manifestazione come importante, siamo privilegiati che Jovanotti abbia scelto ancora una volta la nostra città – dice Alessandro La Verghetta (Futuro e Sviluppo) -. Questo ci permette di avere lustro e visibilità. L’attività svolta dall’amministrazione comunale è stata volta dalla volontà di trasparenza e condivisione. Il vicesindaco ha ricordato che tutti gli interessati sono stati coinvolti».
Del Viscio: «Questa è una grande opportunità per Vasto»
Francesco Del Viscio (Sinistra per Vasto) esprime «il consenso totale per questa iniziativa. La sinistra progressista è quella che vede nel Jova Beach Party una grande opportunità per Vasto, non solo per le ricadute sul turismo connesso all’evento e sul turismo a lungo termine. Questo è un evento che porta in città tante persone e, quando le persone arrivano qui, scoprono un paradiso a cui spesso non facciamo caso. Queste sono le opportunità che dobbiamo cogliere, anche per imparare a fare meglio. Occorre la concretezza di dire “sì” quando è un “sì” a Vasto». A favore del provvedimento anche le posizioni espresse da Maria Molino e Giovanni Di Stefano. Interviene poi Marianna Del Bonifro (PD). «Spero e sono convinta che andrà tutto bene. Siamo favorevoli a questi eventi e siamo convinti che quell’area potrà diventare un’area per eventi futuri». C’è anche l’accorato intervento di Giuseppe Forte, arrivato in aula a dibattito in corso. «Questo evento farà parte della storia di questa città. Da giovane cronista fui tra quelli contrari al concerto di Vasco Rossi all’Aragona nel 1988 (che poi si fece a Termoli), perché avrebbe rovinato l’erbetta del campo sportivo. Già da allora la città era divisa su un evento con un personaggio di spessore. Sappiamo cosa muovono questi concerti. Mi auguro che da questo evento possano nascere altri eventi che portino in giro il nome di questa città». E, con 13 voti a favore e 2 astenuti, mentre i consiglieri del centrodestra escono dall’aula, il progetto del Jova Beach Party passa in consiglio.