“Usa la bici”: tra mobilità sostenibile, turismo, prevenzione e Giro d’Italia

Non c’è due senza tre. Nonostante il gran caldo erano in tanti, oggi pomeriggio, i presenti, nella Sala Aldo Moro, di Corso Nuova Italia, per ascoltare le testimonianze dei relatori invitati al terzo convegno dal titolo “Usa la bici: per una mobilità e turismo salutare e sostenibile”, organizzato dal “Ciclo Club Vasto” del presidente Antonio Spadaccini senza dimenticare il prezioso apporto di Rocco Menna amante delle due ruote e “padre” dell’evento “Vasto in Bike”.

In apertura del convegno Rocco Menna ha voluto ricordare l’appuntamento per domani mattina, domenica 5 giugno, con la seconda edizione del “Trofeo Avis Vasto”. Un raduno di cicloturismo organizzato, dal Ciclo Club Vasto, alla memoria di Angelo Menna, papà di Rocco e figura mai dimenticata nel panorama ciclistico vastese e abruzzese. Nel fare gli onori di casa, al fianco della moderatrice Valentina Recanati (giornalista ed ex ciclista), Rocco Menna ha voluto ringraziare amministrazione comunale e associazioni sportive cittadine per la perfetta riuscita della prima edizione del “Vasto in Bike”.

Attraverso alcune slide il dottor Antonio Spadaccini (presidente del “Ciclo Club Vasto”) ha voluto evidenziare come sport e alimentazione siano aspetti fondamentali, per l’essere umano, nel prevenire gravi malattie. Poi l’utilizzo della bici in città portando all’attenzione di sindaco e assessori alcuni esempi virtuosi su come sviluppare in città piste ciclabili e altro per diminuire sempre di più l’utilizzo delle macchine.

Presente il sindaco Francesco Menna, al fianco dell’assessore Nicola Della Gatta, che nonostante i tanti impegni non è voluto mancare per un rapido saluto ricordando come «l’amministrazione ha sempre un occhio vigile sulle due ruote e su tutto ciò che gli gravita intorno. In questi anni ci stiamo spendendo per crescere su tanti fronti, l’aiuto della Costa dei Trabocchi, lo sviluppo in città della pista ciclabile e ancora tanti altri progetti in cantiere. Ringrazio ancora Rocco Menna per continuare a credere nella nostra città, le sue idee sono sempre vincenti». Gabriele Barisano, assessore all’Ambiente e all’Ecologia ha evidenziato le criticità riguardanti il tracciato vastese della pista ciclabile sulla Costa dei Trabocchi: «Al momento è aperta e in tanti quotidianamente la utilizzano ma i rischi ci sono ancora e al più presto va trovata una soluzione per azzerare definitivamente queste problematiche. Sulla bici negli ultimi anni io e i miei colleghi abbiamo investito tanto ma non basta ancora, anche per percorrere piccoli tratti cittadini si usa troppo la macchina, dobbiamo essere bravi a dare una svolta alle nostre abitudini. Prendiamo esempi dai bimbi più piccoli che attraverso campagna di sensibilizzazione hanno già iniziato a capire che le due ruote sono presente e futuro». Sulla stessa lunghezza d’onda di Francesco Menna e Barisano anche il vicesindaco Licia Fioravante e l’assessore allo Sport Carlo Della Penna che ha chiesto alle associazioni di «sedersi a tavolino, insieme all’amministrazione, per pensare di far tornare a splendere il tratto ciclopedonale di via Lebba oggi lasciato quasi in abbandono ma tracciato di primaria importanza per collegare il centro cittadino alla Costa dei Trabocchi».

Il convegno ha visto la partecipazione in platea del presidente vastese dell’Avis Vasto Antonio Petroniro ma al suo fianco presente il numero uno dell’Avis abruzzese Guerino Fosca. Ha premuto forte su come «in Abruzzo abbiamo, quotidianamente, bisogno di donatori. Gli anni con il Covid non ci hanno aiutati ma con le nostre campagne di sensibilizzazione non ci fermiamo e continueremo a essere sempre presenti sul territorio. L’Avis e lo sport vanno da sempre a braccetto, l’esempio di Pietro Menna è sotto gli occhi di tutti (porta a conferma una slide con una foto in bianco e nero) ma noi come Avis crediamo in tutte le discipline come aiuto per corpo e testa. I risultati sono importanti ma non li mettiamo al primo posto, le nostre medaglie vanno oltre i podi».

In Abruzzo dici bici e pensi subito a Maurizio Formichetti, referente regionale della Rcs e anche questa volta presente alla chiamata di Rocco Menna e Antonio Spadaccini. Personaggio mai banale ma oggi al convegno vastese un vero e proprio fiume in piena tra le polemiche post tappa del Blockhaus all’ultimo Giro d’Italia, le notizie uscite in anteprima sul futuro della corsa rosa in Abruzzo e le difficoltà che si hanno, ancora oggi, per lo sviluppo definitivo della Costa dei Trabocchi: «La tappa sul Blockhaus era un mio pallino da anni, ci siamo riusciti ma qualcuno non ha voluto recepire la portata di quella giornata, di questo passo il Giro in Abruzzo rischia di ripassarci nel 2050».

Lo dice con il sorriso ma torna subito serio: «Per preparare le tappe ci si prepara un anno prima, il 2022 ha visto il Blockhaus e Pescara protagoniste ma dietro c’è un lavoro pazzesco ma tutto questo sembra non voler essere recepito». Nei giorni scorsi sono spuntate fuori notizie riguardanti l’Abruzzo pronto ad ospitare l’inizio del Giro d’Italia 2023: «Rispetto il lavoro dei giornalisti ma è una notizia uscita fuori da un pour parler durante una cena con pochi presenti. Non c’è niente di sicuro e ufficiale, sono stato subito contattato da Mauro Vegni per avere delucidazioni in merito visto che io sono il referente abruzzese. Non si sa da dove partirà il prossimo Giro, può essere anche in Turchia o Slovenia ma dopo queste anticipazioni e le polemiche del Blockhaus sono stufo e stanco, potrei tirarmi indietro per il 2023». In platea c’è silenzio, Rocco Menna insieme alla giornalista (tuttobiciweb) Francesca Manzone chiedono di nuovo a Formichetti se l’Abruzzo sarà protagonista al Giro del 2023 ma non ci sono certezze: «Ho sempre lavorato per il bene della nostra regione, vediamo cosa succederà nei prossimi giorni. C’è una notizia, Mauro Vegni ha annunciato che nel 2023 lascerà la sua carica, se questo verrà confermato farò lo stesso anche io perché con lui ho iniziato questo percorso ed è giusto fermarsi insieme».

Ultimi due interventi, significati, il primo da parte di Marina Romoli campionessa italiana delle due ruote nei campionati giovanili rimasta vittima di un terribile incidente stradale nel 2010 che oggi la costringe all’uso della sedia a rotelle. Da allora ad oggi la sua attività è concentrata sulla “Marina Romoli Onlus” che si occupa di seguire da vicino, in ogni modo, altri ciclisti che hanno avuto conseguenze gravi a causa di incidenti stradali. Non solo è un’organizzazione di volontariato per la ricerca di una cura da lesione del midollo spinale.

«Il 1° giugno ho festeggiato il mio anniversario triste, i dodici anni da quel giorno che ha cambiato la mia vita, da allora molto è stato stravolto ma non ho mai voluto mollare. Ho avuto la fortuna di essere ancora viva, con il sorriso, le difficoltà nella vita vanno accettate, l’importante è saper reagire, oggi posso dire di aver vinto». Al suo fianco ascolta attentamente la sua testimonianza Marco Scarponi, fratello di Michele, ciclista italiano strappato alla vita nel 2017, anche lui a causa di un incidente stradale. Era presente a Vasto anche nel 2019 e oggi non è mancato, anche per presentare il libro “Caro Michele”, partorito dalla “Fondazione Michele Scarponi”: «Per la sicurezza strada c’è ancora molto da fare ma in tanti stanno prendendo coscienza sul tema della violenza sulla strada oggi sottovalutato, bisogna alzare ancor di più il volume con azioni più decisive».

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