Sono terminati i lavori di raddoppio del depuratore Arap di Punta Penna, con la portata che passa da 30mila a 60mila abitanti equivalenti. L’opera finita è stata consegnata dall’Arap al gestore Sasi Spa: adesso l’impianto sarà in grado di depurare 600 metri cubi/ora invece dei precedenti 400. È quanto emerge dalla conferenza di tenutasi nella sede di Vasto dell’Arap (Agenzia regionale per le attività produttive).
Il progetto di raddoppio dell’ingegner Giada Giampaolo risale al 2013 e nel 2014 aveva ottenuto un finanziamento di 4 milioni 900 mila euro col decreto Sblocca Italia. I lavori all’impianto erano iniziati il 27 aprile del 2020, in piena pandemia.
Presenti all’incontro il direttore di Arap, Antonio Morgante, il presidente dell’Agenzia regionale per le attività produttive, Giuseppe Savini, l’assessore regionale a Urbanistica, Energia e Rifiuti, Nicola Campitelli, il presidente Sasi, Gianfranco Basterebbe, e gli ingegneri Giada Giampaolo e Giuseppe Nicola Bernabeo di Arap. «Pensiamo di potenziare la parte organizzativa e infrastrutturale dell’ente – ha dichiarato il presidente Savini – così possiamo renderci utili come braccio operativo della Regione Abruzzo in un momento delicato in cui bisogna mettere a terra i progetti del Pnrr».
«Con Arap il rapporto di collaborazione è quotidiano – sottolinea l’assessore Nicola Campitelli -. La Regione Abruzzo è entrata a far parte di un network internazionale dell’energia. Potenziare un impianto del genere, che era all’avanguardia negli anni Ottanta, è un risultato assolutamente strategico. Spendere meno e finire prima è l’ideale per un’opera pubblica».