Presentata la “rivoluzione” del centro storico di San Salvo, servono 8 milioni di euro

Nuova pavimentazione, colori uniformi, un porticato per dare continuità a via Roma in direzione della villa comunale e un parcheggio interrato in piazza Artese dove a breve inizierà la demolizione dei vecchi edifici delle poste e della Democrazia Cristiana. Sono alcuni degli elementi principali del progetto di riqualificazione del centro storico che ha l’obiettivo di ridare un «senso di identità» al nucleo originario della città.

A presentarlo ai cittadini, ieri pomeriggio, è stato l’architetto Davide Longhi insieme al sindaco Tiziana Magnacca e all’assessore ai Lavori pubblici Maria Travaglini durante l’evento organizzato dal Comune alla Porta della Terra. L’appuntamento era inevitabilmente finito nei giorni scorsi al centro della polemica politica a causa della tempistica quantomeno sospetta considerata la campagna elettorale in pieno svolgimento e la lunga assenza, in precedenza, di momenti istituzionali dedicati a questa parte della città. Al sospetto ha cercato di rispondere Travaglini in apertura: «Il progetto lo avevamo in cantiere da sempre, ma c’è stata una serie di eventi che ha fatto ritardare questo momento: ci siamo prima dedicati alla messa in sicurezza delle scuole, poi i limiti imposti ai Comuni, infine due anni di pandemia».

Via Roma, un confronto tra la situazione attuale e quella prevista dal progetto

Il nuovo centro immaginato da Longhi passa per quattro assi. Innanzitutto la riqualificazione dello spazio pubblico delle direttrici storiche legate alla città murata e alla sua armatura (corso Garibaldi-San Nicola, strada Savoia-Gioberti, strada Fontana-Madonna delle Grazie, via Roma-villa comunale. A questa si affiancano interventi in zone ben precise del centro: giardino delle altalene e parcheggio di via De Vito, valorizzazione città murata, parcheggio di piazza Amendola, villa comunale (qui è previsto un nuovo ingresso da via Roma), rifunzionalizzazione parcheggio Montegrappa o alienazione). Sarà poi la volta dello sviluppo di un piano del colore, della definizione delle indicazioni operative di intervento e rischedatura degli edifici. Infine, le politiche di incentivo all’insediamento dei residenti e delle attività commerciali e artigianali (fiscalità locale agevolata, servizi aggiuntivi, incentivi alla residenzialità, marketing territoriale ecc.). «Un lavoro iniziato con l’assessore Giovanni Artese» e che per essere messo in atto ha bisogno di una cifra tra i 7 e gli 8 milioni di euro.

Tra i numerosi interventi illustrati, i più significativi riguardano la nuova pavimentazione in pietra in due colori che sostituirà l’asfalto e i marciapiedi per dare una certa continuità a tutta l’area. C’è poi il futuro di piazza Artese che attualmente ospita i vecchi edifici della Democrazia Cristiana e delle Poste. Questi sono stati acquisiti dal Comune e già la settimana prossima potrebbero iniziare gli abbattimenti; lo stesso destino sarà riservato alla scuola di via De Vito (quando finirà di essere usata come sede provvisoria per gli studenti degli altri plessi in ristrutturazione). L’obiettivo è avere una nuova piazza nel centro storico che al di sotto, nel piano interrato, avrà un ampio parcheggio. Sopra, invece, è prevista la piantumazione di alberi e l’installazione di giochi.
Infine, l’altro ambizioso progetto: il nuovo accesso alla villa comunale con un largo porticato. L’intervento, stando ai rendering proiettati durante l’evento, sarà in grado di rivoluzionare via Roma grazie alla continuità tra l’attuale passeggiata e la villa comunale. Per realizzarlo ci sarà bisogno di demolire le tre attuali abitazioni esistenti che oggi delimitano i due spazi. Innegabile l’impatto di una simile soluzione, ma resta l’incognita degli attuali edifici privati e degli accordi tra ente e privati.

Piazza Artese

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Visto su schermo, il nuovo centro sansalvese assume un altro fascino, è quasi irriconoscibile, – «I turisti saranno invogliati a scattarsi foto ricordo qui», ha detto Longhi – ma per uscire dalle buone intenzioni da campagna elettorale, bisognerà scontrarsi con inevitabili ostacoli e punti interrogativi, primo fra tutti il coinvolgimento dei privati e un generale cambio di mentalità (prima del volto). Oltre alle tre abitazioni da abbattere, ci sarebbe da attuare un piano del colore (l’esempio mostrato era basato su tonalità di blu e bianco) e di altri vincoli che coinvolgeranno tutte le abitazioni delle strade menzionate per conferire un aspetto armonico all’insieme. L’ultimo bonus facciate studiato dal Comune – secondo quanto detto dallo stesso primo cittadino – è stato usato solo per un paio di edifici.
È pur vero che i proprietari, attualmente, sono poco interessati perché in tanti casi si tratterebbe di mettere mano ad abitazioni vuote o usate come magazzini. Una tale riqualificazione non può non passare prima, quindi, dal riportare i cittadini in centro.
Il sindaco Magnacca esterna ottimismo: «È ambizioso? Sì, ma se non buttiamo il cuore oltre l’ostacolo, non cambierà mai nulla. O ricreiamo una idea di identità rendendo bello il centro storico o è sufficiente continuare a rinnovare gli asfalti. A disposizione ci sono numerosi fondi del Pnrr destinati alla rigenerazione urbana dai quali è possibile attingere. Questo è un intervento che restituisce a San Salvo la sua storia».
Insomma, come sempre accade per gli annunci delle grandi opere, chi vivrà vedrà.

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