Futsal Vasto, Rossi: «Nei playout non partiamo da favoriti. Andiamo in campo per mantenere la categoria»

Passa da Avezzano il cammino per la salvezza del Futsal Vasto. Sabato 7 maggio alle 16 i biancorossi affronteranno in trasferta La Fenice nella semifinale playout del campionato di serie C1. Chi vince va a giocarsi la decisiva sfida salvezza con il Chieti, chi perde saluta la massima categoria regionale. Per la squadra del presidente Giacomucci c’è a disposizione un solo risultato, la vittoria, mentre agli avversari basterebbe anche un pareggio in virtù del miglior piazzamento nella stagione regolare. Mister Michael Rossi ha ancora poche ore per preparare una sfida che può valere una stagione.

Come vi state preparando alla partita di sabato?
In settimana ci siamo allenati intensamente. Del nostro avversario conosciamo pregi e difetti, ci stiamo preparando in base a questi elementi e seguendo le nostre caratteristiche. Conta anche il fatto che sia una partita secca, dove potenzialmente ci sono dei supplementari. Dobbiamo provare a stare in partita più tempo possibile, studiando le varie soluzioni sia che si vada in vantaggio, sia che si vada sotto. O, ancora, se saremo in parità, situazione che ci condannerebbe, dobbiamo essere pronti a sferrare l’ultimo attacco.

Michael Rossi

Venite da una stagione complicata, con poche vittorie. In che condizione vi presentate all’appuntamento di semifinale?
Nella griglia dei playout siamo gli sfavoriti, abbiamo tutti i pronostici contro. Questo da un certo punto di vista, anche mentalmente, ci aiuta ad affrontare la partita. Non siamo quelli che devono per forza vincere da pronostico. Negli ultimi allenamenti della settimana vedremo chi sarà a disposizione. Degli infortunati di lungo dovrebbe rientrare Mileno, che potrà darci una mano.

Potrete fare affidamento anche sui ragazzi dell’under 19 che, dopo la vittoria della Coppa Abruzzo, hanno tanto entusiasmo. Possono essere un aiuto per la squadra?
Ci saranno sicuramente tra i convocati. È vero, i ragazzi hanno tanto entusiasmo ma è altrettanto vero che il livello della C1 è molto diversi dall’under 19. Oltre all’entusiasmo dovranno essere bravi a calarsi nel tipo di partita che dobbiamo fare in cui serve tanta testa.

L’annata del Futsal Vasto è stata particolarmente complicata, tanti gli infortuni che hanno inciso sull’andamento delle prestazioni. È questo che vi ha portato a dovervi giocare la salvezza con i playout, cosa che non è accaduta nelle passate stagioni?
Sì, è vero che abbiamo avuto tante situazioni sfavorevoli. Ma ho l’impressione che, da un certo punto in poi sia diventato solo un alibi, come se la stagione dovesse andare per forza così. Questo, però, non fa parte del mio modo di penare. Per quattro anni abbiamo auto zero infortuni e nessuno ha detto “quanto siamo fortunati”, lì ce la siamo presa come bravura. Possono esserci diverse motivazioni dietro gli infortuni. Un po’ il Covid ci ha tenuto fermi, di fatto, due anni, facendone risentire fisicamente i giocatori. Ma io stesso ho sbagliato le scelte durante la preparazione estiva. Bisogna prendersi le proprie responsabilità e non sono una persona che ha paura di prendersele. Evidentemente qualcosa abbiamo sbagliato, se siamo dove siamo.

Cosa accadrà se le cose non dovessero andare bene in questi playout?
Noi andiamo ad Avezzano e ci auguriamo di andare a Chieti con l’obiettivo di mantenere la categoria. Ma dobbiamo contestualizzare queste circostanze, ricordandoci come nasce la nostra realtà. Noi non abbiamo imprenditori dietro che investono cifre a quattro zeri per una stagione. Il Futsal Vasto si basa sul settore giovanile, su ragazzi del posto che giocano in prima squadra, sulla passione e sul volontariato di dirigenti e tecnici. Come in tutte le realtà di questo tipo ci sono dei cicli, fatti di giocatori che entrano ed escono. Ci sono i cicli degli allenatori che possono finire perché, quando hai dato tutto ai giocatori, è difficile fare quel gradino in più. Una cosa è certa. Qualunque sia  la categoria, il Futsal Vasto ci sarà. Non so se con lo stesso allenatore, se con gli stessi interpreti. Ma la squadra ci sarà, pronta ad iniziare un nuovo ciclo. Per adesso dobbiamo pensare a mantenere la categoria. Per il futuro un po’ di linfa vitale tra i ragazzi ce l’abbiamo, nelle nostre under stanno crescendo giocatori interessanti. Vedremo se in estate riusciremo anche a fare ulteriori innesti perché si crei di nuovo un bel mix.

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