La mancanza della fiaccolata degli Incappucciati negli ultimi due anni ha fatto più rumore della raganella che scandisce i tempi della processione. Il desiderio di poter rivivere i riti della settimana santa è stato infatti tutto nella grande partecipazione del popolo frentano, numerosissimi affilati nella processione del Giovedì Santo.
L’incedere lento del Cireneo scalzo ha accompagnato le fiaccole dei confratelli tra le vie del centro storico ed una particolare torcia della pace, accesa per la prima volta, in piazza Plebiscito, ai piedi della Cattedrale della Madonna del Ponte, prima del passaggio a Lancianovecchia in via dei Bastioni, fino a San Biagio.
Un secco no a tutte le guerre quello dell’Arciconfraternita, lanciato già dalla rappresentazione scenica del Santo Sepolcro in cui i chiodi della crocifissione erano lì a paragonare la sofferenza di Cristo a quella di quanti, oggi, sono costretti a vivere nei conflitti.
Stasera, alle 19, sarà la volta della Solenne Processione del Cristo Morto, in cui la statua lignea tornerà a guardare il cielo di Lanciano dopo essere rimasta chiusa nella chiesa di Santa Chiara per ben due anni.
Servizi di Martina Luciani e Simone Cortese | Diretta a cura di Nicola Cinquina, Giuseppe Ritucci e Antonino Dolce | Foto di Costanzo D’Angelo