Da quando la Ss16 era corso Mazzini ai progetti di oggi: storia e proposte in tre puntate

Di cosa parliamoAttesa da decenni, la variante di Vasto alla statale 16 fa discutere. Viadotti e gallerie sul costone panoramico al di sotto della città antica: questo, per l’Anas, è il progetto migliore per allontanare camion, rumori e smog dalla riviera. Sul «no» a questa ipotesi il mondo politico vastese è compatto e ha ottenuto il sostegno del presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio. Il 6 aprile, nella conferenza preliminare di servizi, si valuteranno le alternative per evitare di deturpare il paesaggio di Vasto, ma anche di perdere i fondi. Dopo essere andati sul posto [VIDEO], ci siamo nuovamente rivolti all’ingegner Paolo Marino, che per Chiaro Quotidiano ha scritto un dossier su storia, progetti e proposte di spostamento della SS16 Adriatica. Questa è la prima puntata.

LA PIANIFICAZIONE URBANISTICA

di Paolo Marino

Al fine di valutare compiutamente la questione variante alla SS16 di Vasto, occorre preliminarmente dare alcuni cenni sintetici di quelli che sono stati i principali passaggi di pianificazione urbanistica e progettuali precedenti alla convocazione della CdS del prossimo 6 aprile.
Nel PRG del 1959, quando la S.S.16 entrava nell’abitato di Vasto in corrispondenza di Corso Mazzini, veniva ipotizzata l’indicazione, poi realizzata, di trasferirla verso la Marina secondo un tracciato sostanzialmente coincidente con quello attuale.

Fu con la variante al PRG del 1970, dopo la realizzazione del tracciato attuale, che venne già indicata la necessità di bypassare l’abitato di Vasto Marina con un’ulteriore variante.

Tale tracciato di variante, di fatto, è quello che oggi l’Anas propone con l’Alternativa prescelta “A” che si accinge a portare in CdS preventiva. Si noterà che è previsto nello stesso PRG il cavalcavia chiamato nel progetto “Viadotto Vasto” necessario per superare la ex S.S.86 (strada per V.Marina), all’inizio dell’ultimo rettilineo che porta alla prima rotatoria, e il viadotto su Fosso Marino.

Il PRG vigente, invece, abbandona il tracciato di superamento a monte dell’abitato di Marina di Vasto e prevede una breve “bretella” che da località Trave attraversa l’abitato della marina sul vecchio tracciato ferroviario per reimmettersi sulla SS16 poco prima del viadotto Vasto Marina.

Nel vigente PRG c’è inoltre la previsione di una nuova strada comunale, in attraversamento dell’abitato di Vasto (in parte anche su tracciati esistenti), con innesto subito a nord dopo la ex Total su strada consortile mai utilizzata, passaggio all’interno dell’abitato di S. Lorenzo e poi zona S. Antonio e successivamente il tracciato prosegue in parallelo a quello autostradale per poi distaccarsene per ricollegarsi all’attuale SS16 in corrispondenza del confine con San Salvo.

(1 – continua)

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