Martedì 29 marzo (ore 15.30) l’assise civica sansalvese si riunirà per discutere del progetto di variante Vasto Marina-San Salvo Marina.
L’appuntamento fa seguito al recente tavolo tecnico tenutosi in Regione dal quale è emersa la posizione unitaria di contrarietà all’ipotesi che prevede viadotti e tunnel e apertura, invece, alla realizzazione dei lotti più a sud. Il consiglio prenderà posizione ufficialmente chiedendo che si proceda per quanto previsto nel proprio territorio di competenza mentre, molto probabilmente, esprimerà vicinanza istituzionale alle posizioni già espresse dagli altri enti per ciò che riguarda l’ipotesi che suscita tanti timori. L’obiettivo è blindare i fondi a disposizione, che prima o poi potrebbero essere dirottati altrove, procedendo almeno con la parte di tracciato che mette tutti d’accordo.
Alla conferenza di servizi del prossimo 6 aprile il fronte contrario al primo lotto comprenderà tutti i livelli istituzionali: Regione, Provincia di Chieti e Comune di Vasto. Due giorni fa, il consiglio regionale ha messo nero su bianco la propria posizione approvando all’unanimità la mozione presentata da Pietro Smargiassi.
Dopo la ridda di ipotesi – dalle più razionali alle più fantasiose – sembra quindi prendere sempre più piede l’idea di realizzare il tratto meridionale accantonando per il momento quello che dovrebbe partire da via Trave e terminare in località “Montevecchio”. In questo modo la variante inizierebbe dopo il centro abitato di Vasto Marina per correre su strade già esistenti (da adeguare) parallelamente alla ferrovia e terminare poco prima dello svincolo per l’A14 raccordandosi con la Statale “Trignina” e la SS16 che corre verso Sud. L’attuale sede dell’Adriatica diventerebbe così di competenza dei due Comuni per una mobilità più lenta e orientata al turismo.
È chiaro, però, che una tale soluzione non risolverebbe la congestione del traffico di Vasto Marina, soprattutto nel periodo estivo.