Gli alunni dell’Istituto “Spataro” fanno sentire le loro “voci contro il razzismo”

Gli alunni e gli insegnanti dell’Istituto Omnicomprensivo “G. Spataro” di Gissi sono stati protagonisti della “Settimana d’azione contro il razzismo” organizzata dall’Unar (Ufficio Nazionale anti discriminazioni razziali). Studenti e docenti delle scuole primarie di Carpineto Sinello, Gissi e Guilmi, hanno partecipato all’evento, realizzato ogni anno in occasione della celebrazione in tutto il mondo della “Giornata per l’eliminazione delle discriminazioni razziali”, fissata al 21 marzo dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, in memoria del massacro perpetrato dalla polizia sudafricana nel 1960, a Sharpeville, di 69 manifestanti che protestavano pacificamente contro le leggi razziste emanate dal regime dell’apartheid. Il tema scelto per l’edizione dell’edizione 2022 è “Voci per un’azione contro il razzismo”.

«Anche i bambini della scuola primaria – commentano dall’Istituto – sono abbastanza grandi per capire cosa sia l’uguaglianza ai fini dell’accettazione delle diversità. È giusto che la scuola affronti queste tematiche per combattere comportamenti razzisti e sostenere il diritto di ogni persona ad essere trattata con rispetto e dignità. Gli alunni sono stati guidati in attività di conversazione e riflessione sull’esperienza di convivenza che vivono quotidianamente nelle loro scuole, dove sono presenti bambini di diverse nazionalità. Il collegamento online con i ragazzi e la psicologa dei Centri per Minori non Accompagnati ha contribuito a far conoscere ed approfondire aspetti sulla provenienza, sul colore della pelle, sulla lingua.

I bambini – spiegano i responsabili – sono stati invitati a produrre i propri autoritratti per evidenziare le differenze fisiche e di carattere di ciascuno.  Da questa attività sono emerse anche le differenze nella cultura e nella religione ma anche i tanti aspetti in comune. Ognuno di loro ha concluso che è bello essere diversi anche se, a volte, possono esserci delle incomprensioni. Queste si superano con la tolleranza reciproca ed imparando a relazionarsi in modo naturale con chi è diverso, perché l’apparenza non determina l’essenza o il carattere delle persone, arrivando a concludere che ognuno di noi è unico e irripetibile ed ha il diritto di vivere e di essere rispettato».

Carpineto

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