I sogni dei giovani per un mondo migliore: a Vasto il progetto Erasmus+ con 8 delegazioni europee

«Il mondo è nelle mani di coloro che hanno il coraggio di sognare, disse Coelho, ed è proprio in una situazione come quella che stiamo vivendo che bisogna cercare di realizzare questi sogni non solo confinati in un contesto nazionale, bensì europeo». Inizia così il racconto del progetto Erasmus+ My Biggest Dream – Better World, che la scorsa settimana ha fatto tappa nel Polo Liceale R. Mattioli di Vasto. La scuola ha infatti accolto studenti e docenti di sette provenienti da Grecia, Lituania, Romania, Bulgaria, Portogallo, Turchia e Repubblica della Macedonia del Nord, che si sono uniti a studenti e docenti italiani.

Durante la cerimonia di apertura, nella quale gli ospiti sono stati accolti, sulle note del Nabucco e dell’Inno europeo, dalla dirigente Maria Grazia Angelini e dalla coordinatrice del progetto, la professoressa Carla Orsatti, è stato illustrato il cardine e l’obiettivo dello scambio: focalizzarsi sulla creatività e sulla diffusione ed acquisizione di buone pratiche per un approccio didattico integrato ed inclusivo.

«Il dialogo interculturale e la conoscenza di tradizioni e folclori differenti e distanti si sono realizzati nelle varie attività e laboratori proposti, in cui studenti e docenti, in gruppi di nazionalità mista, si sono uniti in un confronto-incontro di idee e punti di vista: da workshop sulla musica etnica e folk abruzzese, sulle danze tradizionali regionali, sulla scrittura creativa, arrivando ad elaborare un inno di felicità e pace per lo scambio, alla conoscenza dell’arte e del paesaggio locale attraverso visite guidate ai monumenti e ai luoghi più affascinanti e suggestivi del nostro territorio, quali il Palazzo d’Avalos con il giardino napoletano, la riserva di Punta Aderci e Vasto Marina», spiegano i responsabili del progetto.

Erasmus+ My Biggest Dream – Better World

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C’è stata anche una visita a Napoli. Gli ospiti internazionali, insieme a una rappresentanza del Mattioli, hanno potuto ammirare alcuni dei capisaldi napoletani, come Palazzo Reale, il Maschio Angioino e via San Gregorio Armeno, dove sono potuti entrare in contatto con la tradizione scaramantica e folcloristica partenopea. Uno degli obiettivi dello scambio è, infatti, proprio immergersi nel patrimonio storico e artistico italiano, con le sue tipicità e tradizioni.

Al momento dei saluti, dopo aver degustato le prelibatezze della gastronomia locale in una cena conviviale con ospiti e ospitanti, sono stati consegnati i certificati di partecipazione e scambiati doni, «tra abbracci e lacrime di gioia, a testimonianza della riuscita compenetrazione e fusione tra bagagli culturali, tradizioni e background diversi di ragazzi e docenti, nel pieno spirito di internazionalità, cosmopolitismo ed europeismo Erasmus+».

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