21 marzo 1950: Lentella ricorda Nicola Mattia e Cosmo Mangiocco, «A loro va la nostra gratitudine»

Breve cerimonia questa mattina a Lentella per ricordare Nicola Mattia e Cosmo Mangiocco, morti per il pane e il lavoro. I fatti sono quelli del 21 marzo 1950, noti sotto il nome di Eccidio di Lentella, quando un appuntato dei carabinieri aprì il fuoco sulla folla di manifestanti che rientrava alla Camera del lavoro dopo un altro giorno di sciopero alla rovescia. I lentellesi protestavano contro i ritardi del Governo lavorando gratis alla realizzazione della strada di collegamento con la fondovalle Trigno vista come speranza per uscire dalla miseria.

Dopo i colpi esplosi dall’appuntato Vincenzo De Vita, a terra, privi di vita, caddero Nicola Mattia di 41 anni e Cosmo Mangiocco di 26; rimasero feriti anche 10 passeggeri di un autobus di passaggio. L’episodio – che si colloca nel periodo di repressione delle proteste contadine del Dopoguerra – segnò profondamente il piccolo comune, i funerali si svolsero con i cecchini inviati dal governo sui tetti per evitare sommosse. La Cgil il giorno dopo proclamò uno sciopero generale in tutta Italia durante il quale ci furono altri morti a Parma e Avezzano. Nel 2020, il Comune di Lentella ha inaugurato un monumento in ricordo delle due vittime all’inizio della strada che dalla “Trignina” porta in paese, la stessa alla quale lavoravano i cittadini che protestavano.

I funerali di Mattia e Mangiocco

«Vogliamo ricordare così l’eccidio di Lentella, il tragico episodio impresso in modo indelebile nella storia del paese in cui persero la vita i nostri due concittadini. Entrambi, insieme a tanti altri lentellesi, lottavano attuando lo “sciopero alla rovescia”, costruendo la strada di collegamento con la Trignina, per rivendicare condizioni di vita migliori per tutto il paese. A loro, così come ai tanti concittadini che vi si batterono insieme, va la nostra gratitudine», dice il sindaco Marco Mancini che stamattina ha deposto una corona di alloro sotto la targa apposta sulla facciata del municipio a nome dell’amministrazione comunale e di tutta la cittadinanza. La cerimonia si è conclusa con la benedizione da parte del parroco don Simone Calabria.

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