Tra i progetti inviati per accedere ai fondi del Pnrr, ce n’è anche uno dedicato alla sala Mazzini, chiusa da dicembre 2019 a causa di inflitrazioni d’acqua e muffa che hanno portato anche il distacco dell’intonaco dalle pareti.
«Il progetto si inserisce nel bando del Ministero della Cultura dedicato al “Patrimonio culturale per la prossima generazione” teso a migliorare l’efficienza energetica di cinema, teatri e musei. – afferma l’assessore che si occupa dei bandi del Piano Nazionale Ripresa e Resilienza, Tonia Paolucci – E con un budget di 800mila euro, è proprio teso all’efficientamento energetico il progetto per la sala che sta sotto la Torre Civica, tra il teatro e l’auditorium Diocleziano». Prevede la sostituzione dell’impianto elettrico e di condizionamento, delle nuove porte per antincendio e dispositivi di sicurezza. È prevista inoltre una dotazione di apparecchiature audiovideo e connessione, per realizzazione di eventi in streaming, con il teatro Fenaroli. Il progetto definitivo esecutivo è stato redatto dall’ingegner Enzo Di Ienno e dall’esperto in gestione energetica, l’ingegner Gaetano Montesi.
La sala Mazzini è stata costruita dall’architetto Filippo Sargiacomo a fine 1800 e collegata tramite un corridoio a mezz’aria al Palazzo comunale. Successivamente è stata trasformata in cinema con una capienza di circa 180 posti. Spesso utilizzata per recite scolastiche, progetti teatrali, di enti e associazioni e, negli altri d’oro, teatro speciale dei concerti dell’Estate Musicale Frentana, oggi aspetta di riaprire le sue porte alla città per tornare ad essere quel centro di riferimento culturale che è sempre stata. Quale occasione migliore delle risorse messe a disposizione dal Pnrr?