Il Pd ribadisce il suo No alla riapertura del Corso: «Così la città torna indietro»

Il Pd di Lanciano, in una nota ufficiale, riafferma il suo deciso no alla riapertura dell’ultimo tratto di corso Trento e Trieste ritenendo prioritaria l’idea di una città a misura d’uomo, «con spazi di viabilità in sicurezza  per tutti, che diano sfogo al bisogno di muoversi a piedi, di ritrovarsi, di respirare area diversa così come era diventato in questi due ultimi anni quell’angolo della nostra Lanciano».

«Si tratta di una visione di cultura e di politica urbana che l’amministrazione Pupillo aveva scelto di attuare nella consapevolezza che la mobilità sostenibile ha bisogno di visione, di tempi, di passaggi. Quell’amministrazione – dice la nota della segretaria cittadina, Rosetta Madonna – aveva scelto questa tipologia lungimirante di cambiamento e aveva cominciato ad attuarlo e potenziarlo attraverso scelte precise, concrete, coraggiose e responsabili».

Con la riapertura al traffico in quei dieci metri di strada tra piazza Dellarciprete e i viali delle Rose, secondo il Pd Lanciano, oggi si torna indietro, vanificando «un tassello per una città sempre più vivibile e a misura delle persone». Il Pd chiede pertanto, con forza e a nome di tanti cittadini, all’amministrazione Paolini di annullare la delibera che tra l’altro «non incoraggia il commercio, non risolve il problema dei parcheggi e delle soste selvagge, non risolve il problema della viabilità in centro e costringe a smantellare punti di ristoro e di socializzazione».

Per questi motivi, anche il Pd domani parteciperà alla manifestazione di quanti sono appunto contrari a questa delibera. 

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