Disturbi alimentari: se ne parla sabato in un convegno del Centro Eta

Le Associazione Heta – Centro per il trattamento e la prevenzione dei sintomi contemporanei e Dama – Disturbi alimentari movimento analitico presentano, in occasione dell’apertura di un nuovo servizio a Lanciano una conferenza pubblica dal titolo “Una Risposta Possibile. Il trattamento di disturbi alimentari, dipendenze e sintomi contemporanei”che si terrà sabato 19 marzo dalle ore 18 nella Sala di Conversazione del Comune di Lanciano.

All’iniziativa, che ha ricevuto il patrocinio della Regione Abruzzo e del Comune di Lanciano, prenderà parte l’equipe multidisciplinare del Centro Heta, composta dal dott. Paolo di Berardino, medico responsabile del Servizio DCA presso la Casa di cura Villa Pini di Chieti, il dott. Camillo Fedele, medico psichiatra dirigente U.O. del Servizio Dipendenze ASL Lanciano-Vasto ed il dott. Riccardo Alessandrelli, Neuropsichiatra infantile oltre chè dirigente della Asl Lanciano-Vasto-Chieti.

La locandina con il programma del convegno del Centro Heta

In occasione dell’apertura del Punto Heta Abruzzo, scopo dell’incontro è fare il punto sulle strategie di intervento e risposta alle principali emergenze sintomatiche della contemporaneità, prendendo le mosse dall’incidenza ormai endemica dei disturbi del comportamento alimentare, dall’insorgenza e dalla recrudescenza di forme di dipendenza vecchie e nuove e dalle richieste sempre più impellenti che arrivano ai professionisti del settore dal mondo dell’infanzia, dell’adolescenza e dell’età scolare in generale, tre ambiti che hanno raggiunto una nuova, cruciale centralità con l’emergenza sanitaria.

In tempi recenti ha assunto particolare rilevanza, nell’affrontare l’emergenza, il ruolo delle associazioni di clinici e in generale del Terzo Settore, di cui Heta, presente in quattro regioni italiane, Marche, Umbria, Emilia-Romagna e Abruzzo, rappresenta una realtà di spicco, puntando su un approccio integrato con l’obiettivo di rispondere a 360° alle esigenze di presa in carico del soggetto, operando tramite i colloqui individuali, l’assistenza domiciliare, l’attività diurna e la residenzialità.

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