Un metodo di lavoro ben definito in grado di «portare alla soluzione dei diversi problemi che vive il mondo dell’automotive in Abruzzo». Daniele D’Amario, assessore allo Sviluppo economico della Regione Abruzzo, ha tracciato le linee di intervento in apertura della seconda riunione del tavolo regionale dell’Automotive. «La nostra intenzione – ha detto l’assessore allo Sviluppo economico – è uscire dall’estemporaneità del momento e capire come e dove intervenire per migliorare le condizioni di lavoro delle aziende abruzzesi dell’automotive. Il settore è troppo importante per l’economia regionale e la Regione ha il dovere di coordinare le varie attività per migliorare i servizi alle aziende». Nel corso della riunione sono stati illustrati una serie di problemi emersi nelle precedenti riunioni con l’obiettivo di coinvolgere tutti i soggetti del tavolo, ognuno per le proprie competenze, nella soluzione degli stessi.
«È un cambio di passo – ha aggiunto D’Amario – che sono convinto porterà a risultati sperati perché ogni soggetto è direttamente investito con proprie responsabilità. Alle grandi aziende che in Abruzzo operano nell’automotive dobbiamo fornire risposte certe non solo per migliorare la loro operatività sul territorio, che per noi coincide con maggiore e qualificata occupazione, ma anche per aprire prospettive di nuovi investimenti in una regione che a quel punto si mostrerebbe appetibile».
Al tavolo dell’Automotive, tornato in presenza dopo la parentesi della pandemia, hanno partecipato i rappresentanti del Polo innovazione, dei sindacati Cgil, Cisl, Uil e Ugl, i vertici dell’Arap, Sangritana, i rappresentanti di Confindustria regionale, Confindustria L’Aquila Teramo e Confindustria Chieti Pescara e i sindaci di Atessa, San Salvo e, per la prima volta, il sindaco di Sulmona.
Nel corso del dibattito il sindaco di San Salvo Tiziana Magnacca ha «evidenziato la necessità di ridurre il peso delle energie sulle aziende attraverso un discorso serio, rapido, veloce ed efficace, altrimenti si rischia per davvero di far fermare la produzione non essendo le imprese più competitive sul mercato globale». Un tema portato sul tavolo dal primo cittadino è stato anche quello dell’acqua e della depurazione. Evidenziati anche «la necessità di proseguire nella formazione degli studenti, attraverso il dialogo con le imprese, delle scuole professionali di Vasto e San Salvo, alla stregua del Polo dell’innovazione dell’automotive dell’area frentana».