Ascom Abruzzo torna a chiedere la rimozione della ciclabile di via del Mare

L’Ascom Abruzzo torna a chiedere lo smantellamento della pista ciclopedonale di via del Mare e lo fa proponendo una quarta petizione «contro un progetto che da sempre è stato fonte di problematiche per commercianti e cittadini. Ci ritroviamo – afferma il comunicato dell’associazione – a dover fare una quarta petizione poiché le tre precedenti istanze, nonostante le numerose adesioni, non sono mai state prese in considerazione dall’ex amministrazione, un fatto inammissibile se consideriamo che le petizioni sono una forma di espressione popolare e la loro mancata presa in considerazione è un’evidente mancanza di rispetto verso tutta la cittadinanza.

Un progetto quello della pista ciclabile nato nel 2016 ma che fin da subito ha dato vita a numerosi incidenti e disagi per il commercio locale e la cittadinanza. Dopo appena pochi mesi dalla sua messa in atto – afferma l’Ascom – a seguito di un esposto della nostra associazione, la polizia municipale aveva stabilito che si trattasse di un progetto fuori norma, in cui manca una normativa che sarebbe dovuta essere regolamentata dal comune ma che non era mai stata attuata. Più precisamente si dichiarava una “mancanza di segnaletica stradale e regole riguardo alla pista ciclabile”. L’unica segnaletica presente presentava inoltre una simbologia errata e posta in un luogo che crea confusione sulla destinazione dello stesso: la mancata regolamentazione ha comportato non solo un maggior rischio di incidenti ma anche, in caso di sinistro, l’impossibilità di sanzionare eventuali violazioni delle norme stradali nel tratto di via del mare.

La pista ciclopedonale di Via del Mare a Lanciano

Il comunicato parla inoltre delle ripetute segnalazioni di cattivo utilizzo della pista ciclabile e i diversi sinistri già verificatisi, stanno lì a dimostrare proprio che quel tipo di ostacolo, ossia l’ elemento di spartitraffico, può concretamente creare incertezza da quale lato transitare». Infine si evidenzia come il progetto in questione risulti non a norma anche sul piano progettuale perchè secondo l’art 6, comma 2, lett. (a) del DM 30.11.1999, n. 557, una pista ciclabile dovrebbe essere a doppio senso dì marcia e fisicamente separata da quella relativa ai veicoli a motore ed ai pedoni. Per questo articolo non è consentita la realizzazione di piste ciclabili a doppio senso di marcia con corsie ubicate entrambe sullo stesso lato della piattaforma stradale.

Alla luce dei fatti – afferma ancora Ascom – è evidente che siamo ben lontani dall’aver creato un elemento di attrattiva turistica né tantomeno c’è stata una valorizzazione del territorio, ma si è creato solo un malessere per tutta la cittadinanza, un impoverimento del tessuto commerciale della zona e un costante rischio per automobilisti e ciclisti che attraversano via del Mare. Per questo motivo l’Ascom Abruzzo ha segnalato alla Corte dei Conti lo spesa di questo milione di euro, la quale probabilmente provvederà a far sì che questo sperpero di soldi venga ripagato dagli ex amministratori. Pertanto noi di Ascom Abruzzo, da sempre al fianco di commercianti e cittadini, chiediamo all’attuale amministrazione di prendere atto delle problematiche che da anni incombono su via del Mare e porre rimedio a una situazione che non è più sostenibile».

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