Lavori finiti, riapre il Teatro Rossetti: concerto dei Solisti di Kiev, «la cultura contro la guerra»

Saranno i Solisti di Kiev e il maestro di oboe Francesco Di Rosa a tenere a battesimo la riapertura del Teatro Rossetti di Vasto. L’8 marzo lo storico luogo di cultura dedicato al vastese più illustre tornerà ad aprire le porte al pubblico dopo i lavori «programmati – si legge in una nota del municipio – durante lo scorso mandato dall’assessore Giuseppe Forte e condotti sotto la stretta vigilanza della Soprintendenza». Gli interventi, costati 43mila euro, hanno comportato la sostituzione delle travi in legno che sorreggono il tetto di coppi in laterizio.

Vasto: il Teatro Rossetti (foto pagina Facebook Teatro Rossetti)

La storia – Il Teatro Rossetti, costruito agli inizi del 1800 e inaugurato, anche se incompleto, nel 1819, si chiamava originariamente Real Teatro Borbonico. Nel Novecento andò in decadenza: tra il 1943 e il 1945 fu usato come magazzino e successivamente depredato anche del sipario ottocentesco. Il restauro degli anni Ottanta lo restituì all’antico splendore. Nel 1987, alla riapertura ufficiale dopo i lavori, il primo concerto fu affidato al grande flautista Severino Gazzelloni. Nel 2007, dopo alcuni anni di chiusura, il nuovo inizio con le stagioni concertistiche organizzate dal compositore vastese Raffaele Bellafronte. I posti a sedere sono 156, distribuiti su tre ordini di palchi e in platea. Una struttura piccola, ma di grande pregio.

La locandina del concerto

La riapertura – Lo spettacolo dell’8 marzo, che inaugurerà la 14ª stagione concertistica, è «un grande concerto – commenta il sindaco, Francesco Menna – che vede I Solisti di Kiev e il noto oboista italiano Francesco Di Rosa, già primo oboe del Teatro alla Scala e adesso primo oboe dell’Orchestra Nazionale di Santa Cecilia, esibirsi sullo storico palco del nostro Teatro. A rendere ancora più speciale questo attesissimo appuntamento sarà la presenza di questi straordinari musicisti di Kiev che sono approdati in Italia il 23 febbraio, un giorno prima che scoppiasse la guerra, per fare una tournée in dieci città italiane».
 
«La cultura è un ponte di pace che unisce i popoli ed è l’unica arma – ha aggiunto l’assessore alla Cultura, Nicola Della Gatta – in grado di sconfiggere l’inumanità della guerra e, quindi, impedire che esseri umani infliggano sofferenze ad altri esseri umani. Che la riapertura del nostro Teatro coincida con un omaggio dal così alto valore simbolico di vicinanza al popolo ucraino, immerso in una tragedia immane, conferisce valore all’impegno che l’intera amministrazione ha assunto nell’ultimo Consiglio comunale, e che tantissimi cittadini stanno testimoniando con crescente mobilitazione, di vicinanza fattiva e per l’accoglienza di quanti fuggono dalla guerra».
 
Posto unico € 15 (studenti € 10) – Prevendite attive dalle ore 10:00 del 5 marzo su https://www.diyticket.it/events/Musica/7150/national-chamber-ensemble-kyiv-soloists e presso l’agenzia Punto Copia in Via Alfieri 47.
L’evento sarà partecipabile, in base alle vigenti normative, con green pass e mascherina ffp2.

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