
Non sono i simboli che possono cambiare le sorti di una guerra, lo sappiamo. Però anche noi, nel nostro piccolo, vogliamo partecipare alle manifestazioni di vicinanza alla popolazione ucraina, pesantemente colpita da una guerra assurda e ingiusta, perché i missili “intelligenti” non esistono, né gli attacchi “chirurgici”. Alla fine, a pagare il prezzo più pesante in termini di vite umane sono proprio le persone indifese.
Crediamo che la guerra non sia la soluzione dei contrasti, ma anch’essa un problema. Anzi, il peggiore dei problemi.