La passione per il restauro e quella per Santiago: una chiacchierata con Sebastiano D’Onofrio

Nel cuore antico di Lanciano, a pochi passi dalle mura medievali delle Torri Montanare ed al confine tra il quartiere storico del Borgo e quello della Sacca, si trova una delle piccole botteghe artigiane che ancora resistono alla modernità e che invece un tempo animavano con i loro colori ed odori le parti più storiche della nostra città. Ad aprirci la porta su questo piccolo “mondo antico” è il signor Sebastiano D’Onofrio, artigiano tuttofare con una storia e, soprattutto delle passioni particolari: sono infatti tante le persone o i semplici amici che alla sua bravura ed al suo “sapere” si rivolgono per restaurare un vecchio mobile, riparare un oggetto o semplicemente far tornare a nuova vita qualcosa che invece, la società consumistica moderna, ci spingerebbe frettolosamente a cambiare e non a recuperare. Significativa è un’altra caratteristica del suo lavoro: il signor D’Onofrio infatti non ha un tariffario con dei prezzi fissi, ma ai suoi clienti chiede una piccola “offerta” che è libera in base alla volontà ed alla disponibilità di chi la dona.

Con questo “gruzzoletto” Sebastiano (è così che senza troppi giri di parole preferisce farsi chiamare) “finanzia” l’altra sua grande passione, quella del viaggio o, più precisamente quella del Camino. Camino con la c maiuscola ed una sola m, perché è così che in lingua spagnola si chiama il pellegrinaggio che da diverse località della vecchia Europa, porta a Santiago De Compostela, città della Galizia famosa fin dal Medioevo per il suo celebre itinerario e per la magnifica cattedrale che, secondo la tradizione, conserva le reliquie di San Giacomo il Maggiore, martire ed apostolo di Gesù. Sebastiano ha percorso diverse volte “El Camino” e di queste esperienze e dei suoi tantissimi interessi ci ha parlato durante il nostro incontro lasciandoci, prima di congedarsi, un messaggio: «Siate sempre attivi con le gambe ed attenti con la testa ed il cuore, perché fuori dalla nostra casa ci sono tante culture da conoscere, storie da ascoltare e posti da visitare».

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