Il Vastese e le sue grandi strade: incompiute o inadeguate tra promesse, polemiche e ritardi

Da una a due varianti. I comuni dell’entroterra avranno la loro strada di oltre 30 chilometri, da casello a casello: Vasto nord-Vasto sud. Sarà una provinciale, ma ai sindaci non dispiacerebbe se fosse quella la futura variante alla statale 16. Costerebbe anche molto meno degli 87 milioni a disposizione: 22 milioni di euro. La variante che Vasto vorrebbe, invece, sarebbe più costosa.

Statale 16: cartina della variante voluta dal Comune di Vasto

Il progetto esiste dagli anni Sessanta [VIDEO], il Consiglio comunale lo ha fatto proprio ormai da quattro anni. Ma tre delibere approvate all’unanimità (l’ultima qualche settimana fa) non sono bastate, a quanto pare, a far cambiare idea all’Anas, che la nuova statale vorrebbe farla passare – fra tratti a raso, ponti e un tunnel – sul costone orientale, a poche decine di metri di distanza, in linea d’aria, dalla balconata panoramica della Loggia Amblingh, il punto più bello della città antica. Motivo: allungare il tracciato per aggirare tutto l’abitato di Vasto farebbe lievitare il costo oltre i 100 milioni. Fino ad ora, tra Comune e Anas è stato muro contro muro. Uno scontro che, alla lunga, rischia di far volare i soldi altrove. Così quello di Vasto resta l’unico tratto abruzzese in cui la SS16 continua ad attraversare la riviera. Non sarebbe l’unica arteria incompiuta o obsoleta della zona.

Mai realizzato il quarto lotto della circonvallazione Istoniense: sui terreni ora ci sono i palazzi

Emblematico è il caso della circonvallazione Istoniense. Iniziata alla fine degli anni Ottanta, era pensata per creare un anello viario attorno al centro abitato: dall’incrocio di via Cardone, nella parte alta della città, fino a riallacciarsi a via del Porto. Il quarto lotto non è stato ancora costruito. Nel frattempo, sui terreni sono stati edificati i palazzi.

E poi la statale 650 Trignina, da sempre buon argomento di dibattito politico. Da almeno quindici anni, ad ogni incidente se ne invoca la messa in sicurezza. Sembrava che la scelta fosse fra tre opzioni: allargamento della carreggiata, raddoppio delle corsie o addirittura costruzione di un’autostrada. Non se n’è fatto nulla. A ogni incidente, si tornerà a parlare della Trignina pericolosa.

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Comments 1

  1. Bisogna coniare un nuovo proverbio?
    Quando il progetto di una strada incontra il portafogli di un politico, il progetto sparisce, e il portafogli s’arricchisce?

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