Casalbordino all’argentina: tanta esperienza per credere nella salvezza

In duecentosettanta minuti un gol fatto, uno subito e quattro punti conquistati. Durante la sosta natalizia il Casalbordino, spegnendo tutti i riflettori (in silenzio stampa dallo scorso 22 dicembre), ha deciso di accendere un’altra rivoluzione, l’ennesima della stagione, per provare a centrare la salvezza.

Un mese e mezzo fa la missione sembrava impossibile, oggi qualche passo in avanti è stato sicuramente fatto anche se la strada è ancora tutta in salita. Va detto però che l’arrivo in giallorosso del direttore sportivo Pino De Filippis ha riacceso l’ambiente, dal 27 dicembre tutto nell’ambiente giallorosso è stato stravolto. Ha affidato la panchina al campano Gigi Di Simone, insieme hanno deciso le strategie costruendo di fatto un nuovo organico. 13 i giocatori tesserati (nessuna ufficialità ma parlano le tre distinte del nuovo anno) dal direttore vastese che rispetto all’organico affidatogli da patron Alessandro Santoro ha salvato gli over Della Penna (a cui ha affidato i gradi di capitano), Mangiacasale, De Santis, insieme agli under Ciafardini, Traino, Trisi, Di Pasquale e Budano.

Non è stato semplice amalgamare il nuovo gruppo, al ritorno in campo dopo oltre un mese c’è stata la sconfitta contro Il Delfino Curi Pescara ma nelle successive due giornate, anche grazie all’arrivo di altri giocatori, i casalesi hanno iniziato a carburare. 4 punti frutto del pari prezioso a Sambuceto (arrivato nonostante le doppia inferiorità numerica) e della strameritata vittoria sull’Alba Adriatica, quella che ha messo fine a un’emorragia di sconfitte (8 più un pareggio) che durava da ben 91 giorni. Il ‘nuovo’ Casalbordino continua ad occupare sempre il penultimo posto con 13 punti ma avendo ancora a disposizione dodici giornate da qui alla fine del campionato l’ambiente, rivitalizzato, crede nel miracolo sportivo.

Anche perché davanti, con le ritrovate giocate di Mangiacasale si balla il tango grazie a Salguero, Grandis e soprattutto Ivan Regner, quest’ultimo autore del decisivo 1 a 0 sugli albensi. Quattro elementi offensivi over 30, ecco il direttore vastese ha puntato forte sull’esperienza per provare a regalare la salvezza al Casalbordino. Per lui una sfida stimolante, a stretti collaboratori ha confidato di aver accettato l’incarico perché voglioso di ripetere l’impresa già centrata in D quando, prese il Termoli con 7 punti e lo condusse alla salvezza senza neanche passare per i playout. Ripetere quel cammino anche a Casalbordino sarà impossibile ma già arrivare agli spareggi sarebbe l’impresa visto che al momento, l’organico giallorosso, per l’Eccellenza abruzzese, è di primissima fascia. Non solo in attacco ha scelto elementi che hanno superato i trent’anni ma c’è il portiere Lalic (2 ‘clean sheet’ in 3 partite), i rocciosi difensori Bonasia, Martinez e Campanella oltre il centrocampista Handzic e capitan Della Penna.

Oggi, oltre a guardare da lontano ai bassifondi della D (tenendo d’occhio il cammino del Castelnuovo Vomano e Nereto) i giallorossi, nella classifica d’Eccellenza, mirano a terzultima posizione e 14° piazza. Undici e quattordici i punti di ritardo, distacchi enormi che a fine stagione farebbero rima con retrocessione diretta ma l’obiettivo reale è arrivare a una forbice che non superi i nove punti dal 14° posto. Salguero e soci dovranno quindi rosicchiare almeno cinque punti da quel piazzamento e poi giocarsi la salvezza ai playout, ecco che dando un’occhiata al calendario ci si accorge che il prossimo mese metterà tanta carne sul fuoco della salvezza. Domenica prossima e il 2 marzo ci saranno due trasfrtone nei rifugi di Avezzano e Giulianova ma le altre quattro partite i giallorossi non potranno sbagliarle. Sfide interne contro Angolana e Pontevomano, trasferte e Spoltore e Lanciano, da qui al 20 marzo se dovessero arrivare almeno 12 punti allora la salvezza da sogno tornerebbe di nuovo a trasformarsi in obiettivo reale. Con l’ultimo arrivato, il vice portiere Janko Mislav Tor, da agosto a domenica scorsa i giallorossi hanno tesserato (24 distinte alla mano, 22 di campionato e 2 di coppa) ben 57 giocatori, se non è un record ci siamo vicinissimi. Dopo i tanti errori fatti in sede di mercato la compagine casalese ha scelto di affidarsi in mani sicure, l’esperienza di Pino De Filippis e la «cazzimma» di Gigi Di Simone, due figure che hanno scosso l’ambiente giallorosso. Per il Casalbordino la strada che porta verso la salvezza è appena iniziata ma rispetto a dieci giorni fa ora tutti credono nel miracolo sportivo.

Foto di: Luigi Ubaldo

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