Centoquattro milioni di euro per il nuovo ospedale di Avezzano da 245 posti letto, 97 milioni per quello di Lanciano da 286 e 111 milioni, infine, per quello di Vasto con 225 posti letto con una potenziale Fase 2 per incrementare il bacino d’utenza che potrà soddisfare. Sono i numeri principali snocciolati stamattina in conferenza stampa dal presidente della Regione Marco Marsilio, dall’assessore alla Salute Nicoletta Verì e dal direttore generale della Asl Lanciano Vasto Chieti Thomas Schael.
Il presidente regionale si è detto fiducioso tanto da azzardare di poter porre la parola “fine” ai tormentoni ultradecennali prima della conclusione dell’attuale legislatura: «Si passa dalle chiacchiere ai fatti. Se il cronoprogramma sarà rispettato (non dipende solo da noi), entro la fine di questo mandato, saranno terminate tutte le procedure di assegnazione dei lavori e di avvio dei cantieri. Entro la prossima legislatura ci saranno l’apertura e il collaudo di tutti e tre i nuovi ospedali”.
Il budget da 320 milioni di euro – nei quali ci sono anche 8 milioni per la nuova centrale operativa del 118 dell’Aquila – è previsto dal nuovo accordo di programma per l’edilizia sanitaria che sarà sottoposto al Ministero per la successiva approvazione e per la successiva sottoscrizione di un ulteriore accordo con la Regione per l’accesso ai fondi. Le risorse disponibili sono così suddivise: 228.5 milioni dall’attuale accordo di programma ex art.20 legge 67/88 resi disponibili dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, 2.1 milioni messi a disposizione dalla Regione Emilia-Romagna per l’ospedale dell’Aquila, 1.9 milioni di fondi Bankitalia, 89.5 milioni della delibera Cipe n.51 del 2019
Il nuovo presidio lancianese sorgerà sullo stesso sito che ora ospita l’attuale edificio. La città frentana si candida, stando alle parole di Schael, a diventare un punto di riferimento: «Al posto dell’obitorio ci saranno nuovi servizi come la farmacia, ma soprattutto la fabbrica del sangue. Lanciano avrà un posto importante nella rete del sangue».
Qualche dettaglio in più emerge anche sul mitologico nuovo ospedale di Vasto di cui si discute da oltre vent’anni. Confermato il terreno di contrada Pozzitello già di proprietà della Asl. Grazie alla dimensione del sito, ha detto Schael, è già possibile pensare a una Fase 2 «per prevedere ulteriori espansioni. L’ospedale di Vasto è destinato a servire un’area ben più vasta di quella prevista dalla prima fase considerato che si trova al confine con il Molise. Nella fase due si prevede anche l’aumento dei posti letto».
«I progetti – assicura Schael – sono esecutivi, si può andare direttamente alla fase degli appalti. Quelli in provincia di Chieti sono due progetti fattibili, anche grazie alla disponibilità dei terreni, tanto da pensare di averli completamente funzionanti tra qualche anno». Il nodo al fazzoletto, l’ennesimo, è fatto.
Comments 1