Mariannina e Amedeo, una storia d’amore lunga 70 anni

Mariannina e Amedeo in occasione dei 100 anni di lui

Cento anni compiuti da qualche mese lui, 89 ancora da fare per lei, 68 anni di matrimonio, 4 figli, 9 nipoti e 5 pronipoti. Sono questi i numeri che hanno segnato la vita insieme di Mariannina e Amedeo, sposati dal 1954 dopo essersi conosciuti appena un anno prima, ancora oggi felicemente insieme nella loro casa di Guastameroli.

Un amore lungo una vita, trascorsa al lavoro tra i campi ma con la voglia di ballare sempre più grande della stanchezza. «Ci siamo conosciuti in campagna, io ero sul trattore e lei aveva appena finito di mettere le canne ai fagioli. – ci racconta sorridendo Amedeo – L’ho vista, ho messo la quarta e con l’aratro le ho rotto tutte le canne appena messe, che incontro, eh?».

Si sorridono, si prendono in giro e soprattutto si prendono ancora cura l’uno dell’altra ed è forse questo il segreto di un amore così duraturo e di una famiglia così bella. «Come fare per essere felici così a lungo? Ai giovani dico di andare d’accordo, di ragionare e di trovare la via per non litigare e supportarsi a vicenda», dice Mariannina. A fianco al suo Amedeo, nel duro lavoro nei campi ma pronti, insieme, a correre via a ballare non appena sentivano in lontananza il suono di una fisarmonica. «Abbiamo sempre avuto la passione per il ballo – racconta ancora – e anche dopo una intera giornata di lavoro, se c’era una musica, la stanchezza passava ed eravamo subito in pista per un altro ballo».

La loro è stata una vita fatta di sacrifici, anche in funzione dei quattro figli Maria Teresa, Felice, Enza e Paola che oggi sono sempre al fianco dei genitori insieme ai nipoti Arianna, Federica, Francesca, Serena, Davide, Giovanna, Erica, Amedeo e Alessia ed alle pronipoti Aurora, Giulia, Cecilia, Vittoria e Camilla.

«Siamo partiti da zero, non avevamo nulla ma non abbiamo mai chiesto una lira a nessuno – racconta con orgoglio a Amedeo – e questa è la nostra soddisfazione più grande». I suoi occhi poi si accendono di una leggera malinconia quando riaffiora il ricordo della guerra. «Se sono qui oggi lo devo ad un ufficiale abruzzese che, all’ultimo minuto e con una scusa, decise di non spedirmi più in Russia ma in Africa. Dalla campagna di Russia non è tornato nessuno – ricorda – io invece ho spento le 100 candeline».

Una storia d’amore vera ma semplice, e forse è proprio la semplicità il collante che li tiene insieme da così tanto, ma la ricetta di Amedeo, in realtà, è un’altra. «Per essere felici bisogna fare i conti con quello che si ha, farselo bastare e sapersi divertire senza cercare chissà cosa. – conclude Amedeo guardando la sua Mariannina – ma il vero segreto è un altro: per andare d’accordo con la propria moglie bisogna darle sempre ragione”. Parola di centenario innamorato, nel giorno di San Valentino.

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