Tre milioni e mezzo da investire nel parco tecnologico e nuovi primari tutti nominati entro l’estate. È quanto ha messo sul piatto per l’ospedale di Lanciano il direttore generale della Asl Thomas Schael, che questa mattina ha incontrato il sindaco Filippo Paolini, carte alla mano, per fare il punto sul “Renzetti”, con i piedi piantati al presente e un occhio al futuro.
“La progettualità che stiamo sviluppando su questo presidio è scritta nero su bianco e inserita nel piano investimenti – ha sottolineato Schael – e riguarda sia azioni già poste in essere che quelle previste per il futuro, nei limiti delle disponibilità aziendali. Il pezzo forte è rappresentato sicuramente dall’alta tecnologia prevista per la radiologia, dove oltre alla Tac appena installata e già pienamente operativa ne arriverà una seconda, a 128 strati, in sostituzione della vecchia a 16 strati, oltre a una Risonanza magnetica da 1,5 tesla che manderà in soffitta quella attualmente in uso. Inoltre, sempre con i fondi del PNRR saranno acquistati il Telecomandato radiologico digitale, l’Ortopantomografo e il Sistema radiografico digitale in sostituzione di quello attuale. Invece con i fondi di bilancio 2022, e sempre da destinare alla radiodiagnostica è in corso la gara d’appalto per l’acquisto di un Portatile di Radioscopia-Arco C multidisciplinare in utilizzo comune sia per interventi operatori che in cardiologia”.
Nell’elenco degli investimenti programmati, esplicitati in una nota inviata anche ai sindaci dei Comuni limitrofi, sono contenute anche altre attrezzature destinate alla Cardiologia, alla Pediatria, e alla Sala operatoria, alcune delle quali finanziate con fondi di bilancio per circa 200 mila euro, tra cui una colonna laparoscopica per la Chirurgia, già in fase di gara di appalto.
“Questa è anche l’occasione per sgombrare il campo da dubbi che circolano in città circa il futuro di alcune attività – ha aggiunto Schael – : gli investimenti avviati dimostrano la chiara volontà di supportare adeguatamente l’attività della Chirurgia, fondamentale in un Dea di I livello, che quindi non rischia alcun depotenziamento, tutto il contrario. E poi c’è il tema della Gastroenterologia, che continuerà a operare inserita in un sistema di acquisizione immagini e refertazione che la mette in rete con gli altri servizi di endoscopia digestiva, come avviene già per le Radiologie. Abbiamo bisogno di potenziare la nostra offerta di diagnostica endoscopica e interventistica, pertanto è solo una bufala la voce circolata sulla presunta chiusura dell’Unità operativa di Lanciano”.
Fin qui realizzazioni e progetti già agganciati a fonti di finanziamento e che andranno a compimento in un tempo comunque breve, ma l’incontro tra Schael e Paolini è servito anche a mettere a fuoco gli interventi necessari per ricollocare alcune attività in ospedale in preparazione della costruzione del nuovo. Si tratta, infatti, di garantire continuità nell’assistenza contestualmente all’apertura del cantiere, che prevede l’abbattimento di alcuni corpi e la realizzazione di nuove strutture. A tal fine sono allo studio soluzioni progettuali che prevedono la riallocazione di alcune unità operative, sempre all’interno del “Renzetti”, con interventi di adeguamento per 5 milioni di euro.
“La scelte tecniche compiute dalla Asl devono essere supportate dalla politica regionale – ha detto Paolini dimostrando di condividere la strategia aziendale – , pertanto ci faremo promotori della richiesta di finanziamento che si rende necessario per consentire l’avvio dei lavori tanto attesi per il nuovo ospedale. Sono certo che le istanze di Lanciano troveranno ascolto in Regione, e potremo concretamente guardare al futuro con più di una speranza”.