L’Abruzzo perde una delle sue autentiche memorie storiche: si è spento oggi, giovedì 27 aprile a L’Aquila, dov’era nato il 24 novembre 1931,il professore e storico Raffaele Colapietra. Aveva 92 anni ed era legato in modo viscerale alla sua città e al centro storico che non aveva voluto abbandonare neanche dopo il terremoto del 2009 che aveva fortemente danneggiato la sua casa natia. Schivo ma al tempo stesso diretto e critico quando era necessario, era stato docente di Storia Moderna all’Universita’ di Salerno fino a quando nel 1990 quando aveva scelto di ritirarsi a vita privata. Autore di numerosi saggi di storia sociale sulle classi dirigenti del Mezzogiorno in età moderna e contemporanea, la sua opera principale è una biografia politica di Benedetto Croce uscita, in due volumi, tra il 1969 e il 1971.
Anche la politica regionale ha ricordato la figura del professore, «Con Colapietra perdiamo uno storico illustre e un abruzzese innamorato della sua terra e della sua città – ha affermato Silvio Paolucci, capogruppo del Partito Democratico al consiglio regionale – Le sue opere, la costante attenzione al presente e la passione per la ricerca sono un’importante eredità per i nostri giovani, a cui ha dedicato la sua vita di docente e di storico indipendente. Un’intelligenza di pregio, sempre pronta al confronto, un amante della ricerca quale strumento di conoscenza e una voce capace di fare sintesi fra l’insegnamento del passato e il futuro da costruire, progetto a cui non si è mai sottratto, dando sempre un contributo lucido e moderno – rimarca Paolucci – Tante le opere dedicate all’Abruzzo e a L’Aquila, la città dove è sempre rimasto, il suo lascito ha un grande valore per la nostra generazione e quelle che verranno».