Libertà e democrazia. Valori che sono nati dalla Resistenza e dalla Liberazione. Questo il messaggio lanciato oggi a Vasto, dove le celebrazioni del 25 Aprile hanno fatto tappa davanti ai simboli di quelle vicende storiche che hanno restituito la libertà all’Italia. Anniversario numero 78 celebrato in piazza Brigata Maiella con la sezione locale dell’Anpi, associazione nazionale partigiani d’Italia, di cui è presidente Domenico Cavacini, le associazioni combattentistiche e d’arma e delle forze dell’ordine in congedo. Deposto un omaggio floreale ai piedi delle edicole dei caduti nella Resistenza al nazifascismo: l’aviere Leonardo Umile, il carabiniere Angelo Cianciosi, il professor Armando Ottaviano, l’anarchico Antonio Cieri. Poi il corteo si è spostato in piazza Caprioli per l’alzabandiera e la deposizione di una corona d’alloro al Monumento ai Caduti di guerra, in via Adriatica, dove l’omaggio floreale è stato tributato al Monumento ai Caduti del mare. Infine la cerimonia conclusiva in piazza Brigata Maiella.
«Oggi – afferma il sindaco, Francesco Menna – è il 78° anniversario della Liberazione dell’Italia dal nazifascismo. Una data che rappresenta per tutti noi italiani la festa civile della riconquista della libertà. È la vittoria dell’umanità sulle barbarie. Festeggiare questa giornata significa celebrare il ritorno dell’Italia alla libertà e alla democrazia dopo lunghi anni di dittatura, di privazione delle libertà fondamentali, di oppressione e di persecuzioni. Abbiamo tutti il dovere di ricordare il sacrificio di quanti hanno lottato nelle fila della Resistenza, di quanti hanno lottato per la difesa degli ideali di indipendenza e di libertà che permisero la liberazione dell’Italia dall’oppressione nazifascista, pagando in molti con la propria vita.
Fare memoria della Resistenza, della lotta di Liberazione significa ribadire i valori di libertà, di giustizia e di coesione sociale. Oggi più che mai il ricordo dei valori della Resistenza, il senso e il dovere di tenerli vivi nelle nuove generazioni è ancora più forte. Abbiamo tutti il dovere di assicurare continuità a questi valori affinché il ricordo e l’esempio non vengano cancellati con il passare del tempo. Anche quest’anno, questo 25 Aprile è un 25 Aprile diverso a causa della guerra che continua ad imperversare in Ucraina. È un attacco violento ed ingiustificato, è una guerra che riporta alle pagine più buie della nostra storia. E oggi, nella ricorrenza della data che mise fine alle ostilità in Italia, giunga a tutti, il mio appello alla Pace. Un appello affinché si depongano le armi e si liberi il popolo ucraino dall’oppressione della Russia».
«Celebrare i valori della Resistenza – dice l’assessore alla Cultura, Nicola Della Gatta – è vitale per la nostra democrazia. È necessario farlo con rispetto e verità soprattutto oggi mentre assistiamo, sempre più spesso, a pericolosi giudizi che hanno come unico obiettivo quello di distrarre le coscienze e di forzare, umiliandola, la storia, che non è mai questione di parte o patrimonio di alcuni. La nostra Costituzione è, al contrario, il prodotto più alto di un cammino di tanti che fu insieme liberatore dalla tragedia della dittatura fascista e viatico per un futuro di libertà, di uguaglianza, di pace. Le nostre madri e i nostri padri costituenti, pur divisi nelle ideologie, erano accumunati da un comune “Mai più” che riuscirono a declinare in quello spettacolare inno all’umanità che è la nostra Carta costituzionale. A noi, italiani di oggi, in particolare ai più giovani è affidato il compito di custodire e difendere quei valori e dare concretezza a quella visione di speranza».
La cerimonia negli scatti d’autore di Costanzo D’Angelo