«È inutile spendere denaro pubblico per abbellire tratti di cittadine lasciando poi nel degrado le aree interne di ogni comune e respingendo l’afflusso turistico di qualità. Autoreferenze che ai giovani non servono se non per ingannarli ed estorcerne sterili consensi elettorali». Così, l’Ats Geie Costa dei Trabocchi torna a parlare della Via Verde entrando a gamba tesa sull’inaugurazione dell’infrastruttura annunciata dalla Provincia per il prossimo 27 aprile.
«La proposta di finanza di progetto, protocollata dall’Ats Geie Costa dei Trabocchi per oltre 25 milioni di euro di investimenti fissi e per complessivi 31 milioni – si legge in una nota del gruppo -, se fosse stata adottata e pubblicata, avrebbe potuto attirare altri competitori con maggiori investimenti e si fonda sul rigoroso rispetto della biodiversità, per cui ogni intervento avrebbe previsto materiale biocompatibile e non cemento. Sul punto va sottolineata – prosegue la nota – l’informazione ingannevole del presidente Menna al quale si chiede il perché di tante false informazioni».
Ma cosa prevedeva il progetto cestinato dalla Provincia? La ripulitura e sistemazione delle aree verdi dell’intero tracciato con l’installazione di capanne ombreggianti e trabocchi a terra, l’installazione di moli flottanti o pontili a terra con dotazioni di natanti per svago, di panchine e attrezzatture per aree di ristoro lungo il percorso, aree eventi di nicchia e di massa. L’installazione di otto nuovi trabocchi, l’adeguamento delle gallerie per eventi permanenti, la creazione di parcheggi il completamento dell’illuminazione, wi-fi e impianto di diffusione sonora lungo tutto il tracciato ed, infine, digitalizzazione e confinamento completo con accessi in sicurezza e tracciabili nell’intero percorso.
«Il messaggio mediatico scelto per l’inaugurazione è di consegnare ai giovani l’importante opera evitando che venga cementificata. L’Ats Geie Costa dei Trabocchi – afferma ancora il gruppo -, il cui progetto maniacalmente green di 31 milioni di euro è stato respinto, ha accolto con rispetto la decisione della Provincia ma con altrettanto rispetto per i giovani ritiene doveroso dare la corretta informazione».
Insomma, si chiede infine il gruppo di investitori italo lussemburghesi, questa inaugurazione è un vero primo passo per la completa realizzazione della ciclopedonale più bella della costa oppure un mero taglio del nastro di «un’opera che genera il triplo del debito pubblico preventivato e sarà pronta nella sua interezza tra diversi anni?», perché «è inutile autoreferenziarsi con inaugurazioni e tagli di nastri se poi si è ostili all’incoming turistico internazionale». Insomma, per la Via Verde si prospetta un’altra estate di polemiche.