Morte di Franchino, concluse le indagini: ipotesi di omicidio preterintenzionale

Avviso di conclusione indagini nei confronti di un trentenne per la morte di Franco Mancini, 50 anni, avvenuta nel 2021 a Vasto Marina. Omicidio preterintenzionale: è l’ipotesi di reato contestata al giovane dalla Procura di Vasto. Notificato venerdì l’atto giudiziario, disposto dal pm titolare dell’indagine, Giampiero Di Florio, ex procuratore di Vasto insediatosi da qualche giorno alla guida della Procura di Chieti.

Franco Mancini

I fatti risalgono al 1° settembre 2021, quando Franchino, come lo chiamavano i tanti vastesi che lo conoscevano, fu ritrovato privo di sensi in viale Dalmazia, nel cuore di Vasto Marina. Vani furono i tentativi di salvargli la vita. A settembre dello scorso anno le indagini, eseguite dal Commissariato di polizia, erano state prorogate per svolgere una perizia sulle immagini registrate dalla videosorveglianza. Le parti avevano incaricato due medici legali: Pietro Falco per la Procura e Christian D’Ovidio per la difesa.

Secondo l’accusa, Franchino avrebbe subito una spinta che lo avrebbe fatto indietreggiare e poi cadere battendo la testa. Caduta che gli avrebbe procurato un’emorragia interna. L’autopsia, svolta il 4 settembre 2021 all’ospedale di Chieti, ha individuato in un trauma cranico la causa della morte.

«Noi – dice l’avvocato Cerella – sosteniamo che ci sia stata una condotta precedente a quella spinta e che quella condotta avrebbe indotto il trentenne ad agire in quei termini».

La notifica dell’avviso di conclusione indagini precede la richiesta di rinvio a giudizio su cui dovrà pronunciarsi il giudice per le udienze preliminari.

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