La musica di Masciangelo riecheggia in piazza durante la fiaccolata degli Incappucciati

La maestosità delle note del Miserere Grande e del Christus di Masciangelo hanno riempito piazza Plebiscito di preghiere, devozione e raccoglimento in un giovedì santo che, a Lanciano, ha visto rinnovarsi il rito dei sepolcri e della fiaccolata degli Incappucciati dell’Arciconfraternita Morte e Orazione – San Filippo Neri.

Un braciere in cui i confratelli hanno acceso le loro fiaccole, di fronte la chiesa di Santa Chiara, insieme all’orchestra di fiati “Pietro Marincola”, ha aperto la processione che si è snodata come di consueto tra le vie del centro storico. L’incedere lento del Cireneo, il confratello scalzo che ha accollato la Croce come Simone di Cirene, ha condotto i confratelli davanti la cattedrale della Madonna del Ponte dove l’orchestra ed il coro dell’Arciconfraternita, insieme al coro “Pacini” di Atri, hanno regalato alla città un momento di grandezza e preghiera ai tempo stesso.

La fiaccolata degli Incappucciati, da sempre, regala emozioni e misticismo alla città di Lanciano che, di contro, ripaga l’Arciconfraternita con  sempre maggiore partecipazione. Peccato per i fotografi, troppi e poco rispettosi del momento, della tradizione e della fede.

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