«La sanità fa acqua da tutte le parti», l’affondo dell’opposizione a Comune e Asl

«Mentre assistiamo alla campagna elettorale del centrodestra che periodicamente tira fuori grandi progetti dal cilindro, continuiamo a denunciare la distanza siderale tra la Asl ed i medici e gli infermieri del Renzetti, lasciati all’abbandono con piccoli grandi problemi che pesano sulle prestazioni minimali da offrire». Parte da qui la denuncia che la minoranza in consiglio comunale fa parlando di sanità puntando il dito contro amministrazione Paolini e Asl Lanciano Vasto Chieti. E i consiglieri lo fanno partendo dall’ormai famoso progetto della Casa della Comunità in via Spaventa ma allargando poi il raggio d’azione a 360 gradi.

«Nel giro di 16 mesi siamo al quarto progetto della Asl, condiviso dall’amministrazione Paolini, che contiene criticità che abbiamo rimarcato nel consiglio comunale di mercoledì 29 marzo – dicono i consiglieri nel corso di una conferenza stampa -. Non ci può essere dunque una fiducia a scatola vuota: l’astensione della minoranza (con il voto contrario del consigliere Piero Cotellessa) alla permuta tra l’ex Eca e l’ ex centro vaccinale in largo San Giovanni è una presa di posizione politica nei confronti di Asl e amministrazione comunale». E ripartono parlando del progetto della Asl del nuovo ospedale che «rischia di paralizzare per anni il Renzetti con reparti da spostare temporaneamente a Ortona o Atessa». Incalzano poi sul nuovo polo vaccinale mai aperto nei locali di Lancianofiera. «Per oltre 12 mesi Lanciano non ha avuto un centro vaccinale in proprio – sottolineano -, oltre 100 mila euro di fondi Covid spesi per ristrutturare il locale nell’area Fiera che, al momento, non ha ancora le autorizzazioni necessarie per poter fornire servizi sanitari. Oltre al disagio creato nei mesi scorsi a tante persone fragili costrette a spostarsi, è il primo buco nell’acqua delle “nuove” opere pubbliche dell’amministrazione Paolini in condivisione progettuale con la Asl.»

Ma soprattutto, secondo l’opposizione, il problema risiede nella sanità che i cittadini vivono ogni giorno, quella con carenza di medici di medicina generale, delle prenotazioni al Cup diffcoltose e delle liste d’attesa infinite.  

«Una situazione peggiorata come governance sanitaria negli ultimi anni – dicono i consiglieri -, nonostante fondi Pnrr e fondi speciali Covid riescano a far fare alcune passerelle inaugurali che cercano di nascondere invece le odissee quotidiane dei pazienti costretti a pellegrinaggi continui per visite specialistiche o esami strumentali. Alcuni primari sono andati via prima del tempo come quelli di medicina (dove attualmente c’è un solo medico) e pediatria, in radiologia si è ancora in attesa del nuovo responsabile. L’Assessore Verì con il direttore Schael saranno in “tour” per la provincia per illustrare i grandi progetti – concludono -: consigliamo riunioni al chiuso con il personale medico ed i rappresentanti del tribunale del malato».

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