Musei abruzzesi: pochi visitatori. Palazzo D’Avalos 6° in regione, ma è sotto la media nazionale

Peggio dell’Abruzzo solo il Molise, ma che di musei ne ha ben 50 in meno della nostra regione. Fanno discutere i dati sull’affluenza nei musei raccolti e diffusi dalla fondazione Openpolis nei giorni scorsi. L’Abruzzo si pone in fondo alla classifica nazionale, al penultimo posto, per numero di presenze nel 2021 (anno influenzato dalla pandemia): 193.221 negli 84 musei regionali, sopra c’è anche la Basilicata (che di musei ne ha la metà, ovvero 42) con 210.626 visite.

La fortezza di Civitella del Tronto, la più visitata d’Abruzzo

C’è innanzitutto da precisare, però, che i dati della ricerca di Openpolis, provenienti dall’Istat, sono in parte in ribasso perché non comprendono i numeri di quattro strutture che non li hanno forniti: Vasto (Musei civici di Palazzo D’Avalos), Ortona (Museo diocesano), Caramanico Terme (Museo naturalistico archeologico “Paolo Barrasso”) e Teramo (Museo etnografico). Riguardo al palazzo-simbolo vastese, l’assessore alla Cultura Nicola Della Gatta ha fornito a Chiaro Quotidiano la tabella delle affluenze registrate dal 2012 al 2022. Nel 2021, anno preso in esame da Openpolis, i visitatori sono stati 9.813: i musei civici di Palazzo D’Avalos rappresentano il sesto polo in Abruzzo e fanno salire il numero totale delle visite a 203.034, cifra sempre inferiore a quella della Basilicata e che non evita la necessità di una riflessione sul sistema abruzzese (pure se dovesse scavalcare la Basilicata grazie ai dati mancanti di Ortona ecc.).
Netto e incolmabile il divario con le prime della classe, mostri sacri dell’offerta museale-culturale italiana: Toscana con 8.558.930 di visitatori (511 musei), Lazio con 7.989.801 (298) e Campania con 5.542.759 (199 musei).

L’articolo di Openpolis

LA SITUAZIONE IN ABRUZZO – Nella nostra regione sono solo quattro i musei che superano la media nazionale di visitatori annui (pari a 11.336). Al primo posto c’è un piccolo gioiello, la fortezza e Museo delle armi e mappe antiche di Civitella del Tronto con 30mila visitatori nel 2021. Si piazza al secondo posto l’eremo-abbazia di Santo Spirito a Maiella di Roccamorice con 20.170 visitatori; l’ultimo gradino del podio è occupato dal castello Piccolomini di Celano con 17.767 presenze. Il Museo dell’Abruzzo bizantino e alto-medievale di Crecchio è l’ultima struttura abruzzese al di sopra della media nazionale con 15mila utenti.
Segue il Centro visite del lupo di Civitella Alfedena con 10.154 visitatori. Al sesto posto la prima struttura del Vastese: i Musei civici di Palazzo D’Avalos con 9.813 presenze. Il palazzo-simbolo della città, pur al di sotto della media nazionale, si piazza prima di altri importanti musei di città più grandi: ad esempio il museo-casa natale di Gabriele D’Annunzio di Pescara (6,988), il museo universitario di Chieti-Pescara di Chieti (6.440), il Museo Nazionale d’Abruzzo dell’Aquila (5.270).
Più staccati i musei lancianesi: 4mila visitatori per il polo museale “Santo Spirito” e 350 per il museo diocesano. Il parco archeologico del Quadrilatero di San Salvo nel 2021 ha avuto 597 presenze (tutta la classifica consultabile in basso).

Leonardo da Vinci in De Divina Proportione, mostra ancora in corso a Palazzo D’Avalos

Per quanto riguarda Palazzo D’Avalos il dato del 2021 è il peggiore dal 2016 (quando è rimasto sempre sopra ai 10mila visitatori) anche per gli effetti della pandemia. I dati in nostro possesso indicano però un importante inversione di tendenza nel 2022 con ben 17.107 visitatori, miglior risultato di sempre.
Palazzo D’Avalos nei prossimi mesi/anni sarà sottoposto a importanti lavori finanziati dal Pnrr che aumenteranno anche l’offerta culturale.

I visitatori dei Musei civici di Palazzo D’Avalos negli anni
2012: 5.429
2013: 8.621
2014: 10.700
2015: 6.967
2016: 13.255
2017: 11.793
2018: 14.140
2019: 11.085
2020: 10.615
2021: 9.813
2022: 17.107

Palazzo D’Avalos

CHE FARE? – L’analisi di Openpolis pone un interrogativo sulla «capacità dell’Abruzzo di proporre in ambito nazionale e internazionale una propria, nitida e distinta, vocazione culturale. Non solo in termini turistici, ma anche di valorizzazione degli aspetti specifici della regione, tanto per i residenti quanto per chi arriva da fuori regione. Anche quando parliamo del museo più visitato della regione (quello di Civitella del Tronto), una minoranza è composta da stranieri. Degli italiani, invece, la provenienza più frequente è la Lombardia, seguita dai turisti abruzzesi e marchigiani, le due regioni al cui confine si trova il territorio di Civitella. Valorizzare il territorio e intercettare il turismo internazionale, secondo la direttrice dell’area di scienze sociali del Gran Sasso Science Institute Alessandra Faggian, è una sfida che il sistema culturale ed economico abruzzese dovrebbe porsi».

La Porta della Terra di San Salvo, punto di partenza del parco del Quadrilatero


Tra gli aspetti cruciali però ci sono anche gli interventi migliorativi sulle strutture (indietro rispetto alla media nazionale) e l’ampliamento delle proprie collezioni: «Del resto, solo il 16,7% dei musei abruzzesi ha dichiarato di aver acquisito nuovi beni nel 2021 per ampliare la propria collezione, 12 punti in meno della media nazionale 28,8%».

La graduatoria abruzzese (su smartphone cliccare sul nome file per scaricare il pdf)

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