20.18 – Ancora gente in strada in provincia di Perugia. Una seconda forte scossa è stata registrata poco dopo le 20 (20.08): di 4.6 gradi la magnitudo registrata dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. La scossa è stata avvertita nuovamente anche in Toscana. In questo caso l’epicentro è stato localizzato a 6 km da Umbertide a una profondità di 8 km.
La scossa delle 20.08 è stata seguita da un’altra cinque minuti dopo di 3.9 gradi.
LA PRIMA SCOSSA- Paura in provincia di Perugia nel pomeriggio di oggi 9 marzo per una forte scossa di terremoto intorno alle 16. La magnitudo rilevata dall’Ingv di 4.3 gradi. L’epicentro è stato localizzato a 5 chilometri da Umbertide a una profondità di 10 chilometri.
Il sisma è stato avvertito anche a Firenze e nell’Aretino. Nei centri più prossimi all’epicentro tante persone sono scese per strada. Le verifiche dei vigili del fuoco (in volo anche con un elicottero) hanno per ora escluso il ferimento di persone; lievi anche i danni alle strutture, si tratterebbero per lo più di cornicioni lesionati e piccoli crolli in edifici fatiscenti. Per precauzione domani resteranno chiuse le sedi universitarie di Perugia e le scuole di Umbertide.
Thomas Braun, ricercatore dell’Ingv della sede di Arezzo, ha spiegato che si tratta della stessa faglia dei terremoti dell’Aquila e Amatrice: «Difficile dire a distanza di così poco tempo di quale faglia si tratti, con molta probabilità è la faglia Alto Tiberina, già nota, è la stessa del terremoto di Amatrice, dell’Aquila, Colfiorito e Gubbio. L’appennino è come se fosse spezzato, c’è la parte nord orientale si muove verso la zona balcanica con 1 o 2 millimetri l’anno, mentre l’altra parte sta ferma. Per accomodare questo stress si verificano i terremoti».