Incontro al ministero, Fiom Cgil: «Nessun investimento per Sevel e nuova fermata»

Oggi, martedì 14 febbraio, era in programma un incontro al Ministero delle Imprese e del Made in Italy tra i vertici europei della Stellantis e le organizzazioni sindacali per discutere del futuro e del piano industriale del gruppo in Italia: come riferisce Simone Marinelli coordinatore del settore automotive della Fiom-Cgil di Chieti, «l’azienda oltre ad aver chiesto finanziamenti non è entrata nello specifico del piano industriale e pur dichiarando la centralità dello stabilimento, non è stato fatto alcun riferimento ad investimenti o a nuovi modelli. È del tutto evidente, come sottolineato anche dal ministro, che senza investimenti l’intera filiera soffre e non ha prospettive e che per tornare ad essere uno dei primi paesi produttori in Europa occorrono nuovi modelli e nuovi volumi per saturare la capacità produttiva installata, ovvero tornare a produrre quasi due milioni di veicoli, a fronte dei poco più di 460 mila prodotti nel 2022.

Il fondo sull’ automotive -ha proseguito Marinelli- deve essere utilizzato soprattutto per rilanciare la produzione ed insieme alle risorse del Pnrr per investire sulle infrastrutture. Gli incentivi non bastano a far ripartire il settore ci sono priorità, a partire dall’aumento del salario delle lavoratrici e dei lavoratori: l’incontro di oggi deve aprire un confronto tra azienda, sindacati e governo per arrivare ad un accordo condiviso su tre punti: produzione, occupazione e salario».

Sulla stessa line anche Alfredo Fegatelli che ha affermato come «non sia detto nulla dell’accordo con Toyota e non sia stata chiarita a quantità dei furgoni prodotti e i volumi che questo accordo produrrà soprattutto se le produzioni eventualmente previste saranno destinate anche allo stabilimento di Gliwice, mai menzionato nella discussione da parte dell’azienda». Durante l’incontro è emersa l’intenzione dell’azienda di proseguire con il processo di internalizzazione delle attività che secondo la Fiom-Cgil «metterà ulteriormente in difficoltà le aziende dell’indotto e dei clienti». È inoltre giunta la notizia dello stop dello stabilimento ex Sevel a partire dalle ore 22 di domani, mercoledì 15 febbraio fino a venerdì.

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