La storia di Isa e Pina, «non ci si innamora del genere, ma della persona»

«Non ci si innamora del genere, ma della persona». È così che si potrebbe riassumere, con poche e semplicissime parole, la storia d’amore tra Pina e Isa, convolate a nozze lo scorso 27 dicembre nel Comune di Lanciano.

Raccontare la storia di Pina e Isa è sì romantico, ma soprattutto divertente, proprio come loro che, mentre parlano del loro amore, non fanno altro che ridere e prendersi in giro, come fa chi si ama davvero, senza condizioni né condizionamenti. «Io e Pina ci siamo conosciute alle terme di Caramanico nell’estate del 2018, eravamo le più giovani – ci racconta Isa – e a ripensare oggi a quanto successo allora, non posso pensare che sia stato solo un caso». Ma la cosa più strana, forse, è che una donna gay da sempre come Pina e una convintamente etero come Isa si siano trovate e innamorate praticamente da subito, in modo del tutto naturale. «In quelle settimane a Caramanico, Pina mi ha riempita di attenzioni senza essere mai eccessiva – racconta ancora Isa -. E soprattutto io mi sono ritrovata a pensarla continuamente senza capirne subito il perché visto che fino ad allora avevo avuto solo storie con uomini». E così Isa, originaria di Matera, prima è venuta qui a Lanciano per le Feste di settembre e poi di nuovo alla ricerca di un lavoro quando alla fine, nell’autunno dello stesso anno, ha deciso di trasferirsi qui con Pina.

Isa e Pina il giorno del loro matrimonio

«Non ho avuto un’infanzia e un’adolescenza semplici – ci confida Pina – e Isa mi ha finalmente dato quello che ho sempre cercato: amore, affetto e una famiglia su cui contare e soprattutto mi ama per quella che sono». Una storia che, naturalmente, ha portato alle nozze lo scorso dicembre quando a sposarle è stata la consigliera Dora Bendotti. «Abbiamo deciso di sposarci – dice Isa a Chiaro Quotidiano – perché volevamo l’una per l’altra gli stessi diritti di tutte quelle coppie che si amano e che si prendono cura di loro. Ed è stata anche un’occasione in più per ufficializzare la nostra storia agli occhi degli altri. La mia famiglia? Mi ha sempre appoggiata e sostenuta e i miei genitori oggi adorano Pina esattemene come me».

«La diversità è negli occhi di chi guarda» risulta essere una frase tanto banale quando veritiera, soprattutto quando ci si trova a parlare con Isa e Pina ed a rendersi conto che, quello che per consuetudini e tradizioni potrebbe sembrare diverso, in realtà è assolutamente normale se vissuto con amore e normalità, appunto. «Pina è un maschio a tutti gli effetti, con tutte le attitudini tipiche di un uomo, ma con le tante attenzioni che solo una donna sa dare – dice ancora Isa -. Pina mi fa sentire bella anche quando non lo sono, Pina ama i miei difetti così come io amo i suoi. Secondo me questo è l’amore».

E nel giorno di San Valentino hanno deciso di raccontarsi non per mettersi in mostra o per stare sotto i riflettori ma per «far passare un bel messaggio ed abbattere le barriere che, ancora oggi, nel 2023, purtroppo ci sono», ci ha detto infine Pina. E se l’amore non fosse donarsi all’altro, amarsi per quello che si è, riuscire ad esprimere se stessi andando al di là di convenzioni e stereotipi, cos’altro potrebbe essere?

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