Dalle polemiche iniziali, e in corso d’opera, ai sorrisi e gli abbracci finali. A distanza di ben 451 giorni dall’ordinanza di chiusura (datata 11 novembre 2021) questa mattina allo Stadio Aragona si è tenuta la conferenza stampa in vista della riapertura definitiva dell’impianto vastese.
Da metà ottobre fino a qualche giorno fa i lavori di ammodernamento, poi il via libera definitivo da parte della Commissione di Vigilanza. Un sospiro di sollievo per amministrazione comunale e soprattutto la Vastese che, dopo oltre un anno e mezzo, domani, domenica 5 febbraio (ore 14:30), nel derby contro l’Avezzano, potrà ritrovare il pubblico biancorosso sugli spalti.
Insieme al presidente Franco Bolami e il vicepresidente Luigi Salvatorelli presenti il sindaco Francesco Menna, l’assessore allo Sport Carlo Della Penna, i consiglieri regionali Pietro Smargiassi, Manuele Marcovecchio e Sabrina Bocchino senza dimenticare l’architetto Enzo Di Pasquale. «Un anno e mezzo difficile per tutti – le parole del presidente Bolami – ma finalmente torniamo nella nostra casa con il pubblico biancorosso. Ringrazio tutte le istituzioni e chi ha lavorato per la riapertura dell’impianto. Ora però non dobbiamo fermarci qui, chiederemo la gestione dell’Aragona e come primo passaggio la realizzazione del manto in erba sintetica. Vasto ha un problema di impiantistica, con il sintetico tutte le categorie della Vastese potrebbero allenarsi e giocare qui».
«L’Aragona torna al suo splendore – ha dichiarato il primo cittadino Menna – negli ultimi anni quello dello stadio non è stato mai argomento accantonato. Passo passo siamo riusciti ad arrivare ad oggi, la Vastese e i suoi tifosi possono riabbracciare l’Aragona. Un grazie lo devo al consigliere regionale Pietro Smargiassi per l’emendamento che ha consentito di avere i 200.000 euro di fondi. In questo hanno creduto anche gli altri consiglieri del territorio Marcovecchio e Bocchino».
«Sottolineo le parole del sindaco – ha proseguito l’assessore Della Penna – e mi preme ringraziare tutti i tecnici e ogni singola persona che ha lavorato affinché si potesse riaprire l’Aragona. Non ci fermeremo qui, su questo impianto l’amministrazione ci ha sempre creduto». «In questi mesi – il pensiero del consigliere Smargiassi – ho messo pressione, e mi scuso, perché spingevo per riconsegnare l’Aragona quanto prima alla Vastese i tifosi biancorossi. Senza gioco di squadra non si va da nessuna parte, fondamentali sono stati anche i miei colleghi Marcovecchio e Bocchino, da domani in campo e sugli spalti l’Aragona tornerà a colorarsi di biancorosso».
Il vicepresidente Salvatorelli, presente anche come titolare della ditta che ha eseguito gran parte dei lavori, si è voluto soffermare sugli ultimi cento giorni, quelli dei lavori di ammodernamento: «da metà ottobre a oggi non ci siamo mai fermati. Un periodo intenso e faticoso ma volevamo fortemente riaprire l’Aragona già a gennaio. Nell’ultimo periodo si è lavorato tutti verso la stessa direzione, ed ecco il risultato che volevamo». Chiaro anche l’architetto Di Pasquale: «Più che un progetto è stata una scommessa, c’era tanto da lavorare ma il tempo a disposizione era poco. L’impegno di tutti ha davvero fatto la differenza, alle mie spalle c’è una squadra che ha fatto il massimo per la perfetta riuscita. Oggi è un grande giorno per Vasto, i vastesi e la Vastese».
Ultimi passaggi per i due consiglieri Marcovecchio e Bocchino con quest’ultima che «pur non essendo ferrata sugli argomenti calcistici sono molto felice per la riapertura dell’Aragona. Siamo vicini al nostro territorio e la speranza è che questo impianto possa dare ulteriore spinta alla nostra città, anche oltre il calcio». «L’Aragona – il commento di Marcovecchio – è un fiore all’occhiello non sono di Vasto ma di tutto il territorio. Questo impianto deve essere fruibile per tutti, i lavori di ammodernamento non finire qui. Ci impegneremo in quest’ultimo scorcio di legislatura affinché possano esserci altri sforzi per dare ulteriore prestigio a un impianto che può e deve spingere tutto il comprensorio».
Capitolo definitivamente chiuso, tornano a spalancarsi le porte dell’Aragona, ora la palla passa al rettangolo verde con la Vastese chiamata a correre forte per conquistare la salvezza diretta.