Dopo i due anni di stop imposto dalla pandemia, con San Biagio è tornata la tradizione dell’unzione della gola. Fin dalle prime ore della mattina, in tanti si sono recati nella chiesa nel quartiere Lancianovecchia, per riprendere la tradizione messa da parte dal 2020 e tanto attesa dell’unzione della gola. «Il culto di San Biagio è così sentito perché ci parla delle nostre fragilità – dice il vescovo mons. Emidio Cipollone – e quando siamo più fragili, laddove non arriva la scienza ci affidiamo alla fede e per chi crede mettersi in fila qui è un vero e proprio atto di fede».
E fino a stasera, via de’ Frentani sarà un continuo viavai di quanti si affideranno nuovamente al santo tra il sacro dell’olio santo ed il profano dei tipici taralli di pane o dolci che si vendono per l’occasione.