Banca della Terra, inventario pubblico dei terreni abbandonati della città

Anche Lanciano ha richiesto l’iscrizione alla Banca della Terra d’Abruzzo, attraverso il censimento dei terreni abbandonati o incolti pubblici e privati della città.

«Si tratta di un provvedimento – spiegano in una nota congiunta il sindaco Filippo Paolini e l’assessore al Patrimonio Graziella Di Campli – che aderisce alla legge regionale n 26 dell’8 ottobre 2015 che aveva istituito la Banca della Terra d’Abruzzo. Infatti – prosegue la nota – si condivide in pieno l’obiettivo di valorizzazione del patrimonio agricolo, forestale, di promozione dei processi di ricomposizione e riordino fondiario, di recupero ad uso produttivo delle superfici agricole e forestali abbandonate, incolte o sottoutilizzate, il tutto per favorire la salvaguardia del territorio».

Si tratta dunque di un inventario pubblico dei terreni abbandonati o incolti, pubblici e/o privati, al fine del loro recupero ad uso produttivo agricolo, che i proprietari o gli aventi diritto hanno dichiarato disponibili per la temporanea assegnazione ai soggetti che ne faranno richiesta.

«Invitiamo – scrivono ancora Paolini e Di Campli – chiunque sia proprietario di terreni abbandonati o incolti ad aderire al progetto, iscrivendo i propri terreni alla Banca della Terra d’Abruzzo e compilando entro 60 giorni dalla data di pubblicazione dell’avviso, la domanda di adesione sulla piattaforma on line». L’Istanza dovrà contenere la descrizione del bene (ubicazione, accessibilità, stato dei luoghi), gli estremi catastali, il periodo di disponibilità dell’affitto e il canone di affitto richiesto. L’avviso è visibile e pubblicato nell’Albo Pretorio e sul sito web del Comune.

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