Tribunali da salvare, Vasto e Lanciano verso la proposta unitaria

Un tribunale con due sedi. Il tribunale di Vasto e Lanciano. Con competenze separate, probabilmente la sezione civile a Lanciano e quella penale a Vasto. Il progetto, ancora da elaborare nel dettaglio, può essere questo per salvare entrambe le sedi giudiziarie prima della scadenza dell’ennesima proroga, quella approvata con la conversione in legge del decreto Milleproroghe. Entro dicembre 2023 va trovata una soluzione. A Vasto e Lanciano si è già raggiunto negli anni scorsi un accordo politico tra amministrazioni comunali per mettere da parte i campanilismi e provare a evitare la chiusura dei palazzi di giustizia.

Palazzo di giustizia di Vasto

PROPOSTA UNITARIA – Dopo l’emendamento che allunga la vita dei tribunali di Vasto, Lanciano, Avezzano e Sulmona, il prossimo passo sarà «creare un gruppo di lavoro per procedere all’elaborazione della proposta alternativa perché, come abbiamo sempre detto, uno dei motivi del rinvio era di avere il tempo per proporre delle alternative che, in realtà, Vasto e Lanciano avevano già avanzato nel 2018 con un documento che era stato firmato dai sindaci delle due città che realizzasse l’unione dei due tribunali», spiega Vittorio Melone, presidente dell’Ordine degli avvocati di Vasto. «Stiamo raccogliendo del materiale. Tra il 21 e il 22 febbraio sono arrivati gli addetti all’Ufficio per il processo, quindi in questa settimana i capi degli uffici sono stati impegnati nell’organizzazione dell’attività di queste nuove figure che devono dare una mano a raggiungere gli obiettivi del Pnrr in materia di giustizia allo scopo di ridurre i tempi della giustizia penale e civile e l’arretrato di quest’ultima. Di conseguenza, non appena questo servizio sarà avviato in modo compiuto, ci fermeremo con i capi degli uffici e col personale amministrativo per stilare il progetto che sottoporremo al Ministero, orsa alle prese con l’attuazione della riforma del processo civile, che entrà a regime dopo l’estate per favorire il raggiungimento degli obiettivi del Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza, n.d.r.). Questi mesi vogliamo sfruttarli per elaborare al meglio un progetto da rappresentare al Ministero come possibile soluzione per Vasto e Lanciano».

Palazzo di giustizia di Lanciano

«Sezione civile a Lanciano e penale a Vasto per valorizzare le caratteristiche territoriali»

COMPETENZE DIVERSE – «Una soluzione che valorizzi l’importanza e le peculiarità di entrambi i territori. L’importante è far comprendere che queste due realtà meritano di mantenere i tribunali o almeno uno conservando gli uffici in entrambe le città. Insieme, il tribunale di Vasto e quello di Lanciano sarebbero un tribunale anche più grande di quello di Chieti, un circondario che avrà anche più abitanti e più contenzioso rispetto a quello del capoluogo. Anche in relazione all’istituzione della Zona economica speciale, cui è legata la presenza di uffici giudiziari legati al settore economico per aspetti di contenzioso e la stipula di protocolli di legalità con la Prefettura che, per svolgere questa attività di controllo, lavorerà in sinergia con la Procura della Repubblica. Nel momento in cui non dovesse essere possibile mantenere entrambi i tribunali, allora noi presenteremmo il nostro progetto unitario. La suddivisione più facile è mettere il civile da una parte e il penale dall’altra, cosa che esiste già nel nostro ordinamento, solo che esiste nella medesima città. Quello che noi prospettiamo è che la sezione civile e quella penale siano in due città diverse. E che la sezione civile sia a Lanciano e quella penale a Vasto è una possibilità legata alla circostanza che, per quanto i due territori insieme producano il 50 per cento del Pil industriale dell’Abruzzo, è altrettanto vero che gli impianti industriali più grandi sono nella zona di Lanciano, viceversa la necessità di conservare a Vasto la sezione penale e la Procura sono giustificate sia dalla collocazione geografica di frontiera rispetto al crocevia criminale Puglia-Campania attraverso il Molise, sia perché è indubbio che i maggiori processi penali, compresi quelli che derivano dalle inchieste della Direzione distrettuale antimafia, hanno interessato la competenza del Tribunale di Vasto».

Articoli correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *