È un giorno di lutto per il mondo del calcio, il mondo dello sport, per l’Italia intera. Gianluca Vialli ci ha lasciato a soli 58 anni, portato via dal cancro con cui aveva a lungo lottato. Vialli, bandiera del calcio italiano, trionfatore in Italia e in Inghilterra, negli ultimi anni era stato una presenza preziosa dello staff della Nazionale italiana guidata da Roberto Mancini, arrivando all’apice con la conquista dell’Europeo in Inghilterra. L’aggravarsi della sua malattia lo aveva portato a lasciare l’incarico all’inizio di dicembre 2022. Questa mattina la notizia della sua morte, a Londra, nella clinica dove era ricoverato.
Nella sua lunga carriera Vialli è stato anche un volto della tv. E proprio con un format televisivo, Squadre da incubo, era arrivato nel Vastese nel marzo 2015. Nel programma, andato in onda l’anno successivo su Tv8 [LEGGI], l’ex calciatore e Lorenzo Amoruso giravano l’Italia per dare manforte a formazioni dilettantistiche da risollevare. La scelta cadde sul Carunchio 2010, all’epoca all’ultimo posto del girone G di Seconda categoria. Le riprese furono fortemente condizionate dall’abbondante nevicata che impedì alla squadra del presidente Donato Ranni di giocare sul campo di casa. Dopo aver analizzato i punti di forza e debolezza della squadra, Vialli e Amoruso diedero consigli al mister Alberto Potente. Sul campo del Centro Sportivo San Gabriele si disputò l’amichevole con l’altra squadra del paese, il Mario Turdò. Andò invece in scena sul sintetico di Cupello la sfida di campionato con il Real Porta Palazzo. Per i tanti appassionati di sport furono giornate indimenticabili, in cui ci fu l’occasione di incontrare Vialli che non si sottrasse a chiacchierate, foto e autografi.
Un’esperienza che, oggi, nel giorno della scomparsa del campione azzurro, torna nei ricordi di chi vi partecipò, apprezzando le grandi qualità umane (oltre che le competenze tecniche) di Gianluca Vialli, un uomo che non sarà mai dimenticato.
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