Una luce, che fa ben sperare per il futuro, nel buio tenebroso delle ultime settimane in casa Vastese. Situazione di classifica complicata, piena zona playout, salvezza diretta distante due punti ma retrocessione diretta lontana sei lunghezze. Il 2023 si è chiuso nel peggiore die modi, due sconfitte consecutive e appena due punti raccolti nelle ultime quattro giornate.
Nel dramma generale però brilla la stellina di Andrea Tracchia giovanissimo classe 2007 capace di entrare, a pieno titolo, nella storia del calcio biancorosso.
Vastese o allora Pro Vasto che sia non c’è stato nessuno a far meglio di lui, esordio da titolare, in un match ufficiale di campionato di Serie D, a soli 15 anni e 10 mesi. Prima di lui il podio degli esordi più precoci era guidato da Italo Ferri (a 16 anni e qualche giorno, nel 1978) seguito da Giuseppe Naccarella (16 anni e due settimane, nel 1988) e completato da Giuseppe Monachetti (16 anni e cinque mesi, nel 1977).
Nato il 21 febbraio del 2007 con un pallone tra i piedi ha bruciato le tappe trasformandosi in jolly prezioso, in mezzo al campo, per ogni allenatore. Laterale destro, nel cuore della mediana e anche in difesa, a lui nei campionati giovanili nessuno ha mai rinunciato. Nella passata stagione è stato grande protagonista con gli Allievi regionali della Bacigalupo Vasto Marina (dove giocavano i nati nel 2005…) guidata da mister Massimo Baiocco oggi allenatore di Juniores e Allievi della Vastese. Ha fatto di tutto per portarlo in biancorosso, la dirigenza ha avuto la forza di strapparlo a una folta concorrenza.
In estate il ds Marinucci Palermo e mister Ferazzoli hanno deciso di puntare su di lui anche per la prima squadra, prima in tutto il ritiro estivo precampionato e poi lanciandolo, a partita in corso, anche nel primo match di Coppa di Serie D (sconfitta a Vastogirardi). Tre mesi e mezzo dopo anche il tecnico Lucarelli ha scommesso su di lui, in campo domenica ad Ardea nel finale di match perso in casa del Team Nuova Florida. Ieri pomeriggio, nell’infrasettimanale perso contro il Pineto, ad Agnone, il quindicenne gissano, ha toccato il cielo con un dito quando gli è stato detto che avrebbe giocato titolare. Maglia numero 7 con l’obbligo di occupare tutta la fascia destra nel 352.
Il mercato biancorosso è in piena evoluzione, per raggiungere la salvezza è in corso l’ennesima rivoluzione ma sul fronte under è arrivato il momento di puntare sui giovani locali. Con i fatti, basta nomi esotici o solite scelte inspiegabili da fuori regione (fumo negli occhi…), il futuro della Vastese passi per i ragazzi vastesi, sicuramente più affamati.
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